Nella nostra precedente analisi del 7 settembre, avevamo evidenziato che dopo la festività del labour day di lunedì 4 settembre in cui i mercati azionari U.S.A. erano chiusi, la fase di equilibrio dei prezzi è stata rotta al ribasso e l’indice SP500 ha annullato le potenzialità di trasformare il rialzo delle 2 precedenti settimane in un movimento impulso di 5 onde. Essendo tornato sotto il livello di 4500, l’indice SP500 ha violato il pivot point, con una configurazione piuttosto brutta sugli indicatori tecnici. Il movimento negativo degli ultimi 2 gg, configura l’esaurimento dell a-b-c da 4350 a 4525, che quindi assume le caratteristiche di correzione del precedente ribasso da 4610 a 4350 e non di nuovo impulso rialzista. Questo proietta l’indice SP500 verso un obiettivo di 4180.
Nel brevissimo termine attenzione al supporto attorno a 4400 e soprattutto al pivot point di medio termine a 4350.
Un elemento di warning rimane sempre il fatto che tradizionalmente la stagionalità di settembre è negativa, essendo il peggiore mese dell’anno come statistica.
Il ribasso dei giorni scorsi è per il momento contenuto perché non sono intervenute notizie particolarmente negative ad accelerare il trend, ma la struttura tecnica del precedente rialzo appare irrimediabilmente compromessa e anche il micro-rimbalzo di venerdì 8 e lunedì 11 settembre non cambia l’impostazione negativa.
Analisi del trend di lungo termine: Analisi invariata. Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.
A questo punto l’onda C del movimento leading diagonal dovrebbe essere stata completata proprio nel mese di luglio.
Il top di luglio, in un quadro più ampio dovrebbe rappresentare la B wave di un ribasso di lungo termine iniziato nel gennaio 2022.
L’indicatore MACD su base settimanale ha continuato a girare verso il basso, mentre altri indicatori come RSI e ADX hanno già dato un segnale chiaro di ribasso di medio termine.
Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: Dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre, configurabile come è il bottom dell’onda C di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 4818 dell’indice SP500.
Il movimento diagonale finale dell’indice SP500 ha raggiunto il livello di 4600, superando di un paio di centinaio di punti l’obiettivo minimo di 4315-4375. Questo ampio movimento diagonale configura molto probabilmente il raggiungimento del top di una grande onda durata quasi 9 mesi, corrispondente ad un’onda B di un più grande A-B-C ribassista, in cui l’onda, cioè la discesa da 4800 a 3490, non completato il movimento al ribasso di medio-lungo termine. Ci stiamo avvicinando al quarto anno del ciclo Presidenziale negli U.S.A., che statisticamente è piuttosto negativo.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 continua la fase laterale, moderatamente rialzista, senza recuperare il vecchio canale rialzista utile per scaricare i lievi eccessi del ribasso delle prime 3 settimane di agosto. Attenzione ai due livelli di supporto questo tra 4475 e 4505, disegnati sul chart.
L’indice Nasdaq 100 è tornato ad essere leader del mercato azionario, guidando il rimbalzo degli ultimi giorni, ma riteniamo che il deleveraging delle posizioni rialziste che si erano stratificate durante la fase di rialzo, sia un processo destinato a durante ancora un po’ di tempo e che l’obiettivo naturale della correzione iniziata il 1° agosto sia nell’area 13700-13900.
Nel brevissimo termine, il rimbalzo è bloccato dalla precedente linea di tendenza al rialzo interrotta in agosto.
Mercati Azionari: sentiment, fase neutrale, senza alcuna indicazione di eccesso di pessimismo
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 52, sulla soglia dell’eccesso di ottimismo, anche se neutrale come posizione.
Le settimane scorse l’euforia era parzialmente rientrata, ma non ci sono mai stati elementi per parlare di sentiment negativo da cui possa venire una nuova spinta al rialzo.
Ricordiamo che spesso durante le brevi correzioni del bull market del 2020-2021.
L’indicatore CNN Fear & Greed index era sceso anche a 20-25, quindi l’attuale i livelli di 40-45, raggiunti nella correzione di agosto, non configurano minimamente un eccesso di pessimismo, soprattutto se si guardano i singoli componenti dell’indicatore.
Settembre e ottobre sono mesi volatili, ma la volatilità implicita nelle opzioni Put è ai minimi, il VIX, è troppo basso in questo momento, soprattutto in rapporto alla stagionalità negativa del periodo settembre-ottobre.
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Approfondimento
Mercati Azionari: SP500, completamento della fase di distribuzione e obiettivo al ribasso a 4180