Nella nostra precedente analisi del 18 settembre, avevamo evidenziato che essendo tornato sotto il livello di 4500, l’indice SP500 ha violato il pivot point, con una configurazione piuttosto brutta sugli indicatori tecnici. La chiusura di venerdì 15 pone nuovamente l’indice Sp500 con un piede verso l’abisso, che troverebbe il fondo verso 4180, con possibile estensione del movimento al ribasso fino a 4050. Un elemento di warning rimane sempre il fatto che tradizionalmente la stagionalità di settembre è negativa, essendo il peggiore mese dell’anno come statistica.
A giugno, quando il mercato si stava avvicinando al nostro target di 4375 dell’indice SP500, con possibile overshooting verso 4500, e avevamo avvertito che probabilmente ci stavamo avvicinando a un Top di medio termine.
All’epoca, sembrava che molti fossero delusi delle nostre previsioni, soprattutto quando l’indice Sp500 era salito sopra 4500.
Ad oggi, siamo ampiamente al di sotto di quella zona, dopo aver raggiunto il massimo a luglio e i fatti ci hanno dato ragione.
A brevissimo termine c’è un supporto tra 4230-4275 dell’indice SP500, 4275 rappresenta il primo obiettivo, perché ci passa la linea di trend al rialzo partita da ottobre 2022.
Tuttavia, il modo il ribasso ha preso forma suggerisce che potremmo vedere un target successivo più basso, attorno a 4180 nelle prossime settimane, a cavallo della metà di ottobre, con possibile overshooting a 4050.
In caso di ribasso fino a 4050- 4180, prenderebbe poi forma un rimbalzo più ampio, l’onda 4, che dovrebbe riportarci nuovamente verso la vecchia area pivot di 4360.
In estrema sintesi, per ora, finché il mercato rimane al di sotto di 4400, la pinta permane al ribasso.
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni hanno superato al rialzo il loro massimo di ottobre 2022 al 4,34%, il mercato obbligazionario statunitense ha confermato un classico setup “make or break”, dopo i dati l’IPC negativi che avevano anticipato un prolungamento del tightening del FOMC ancora per un lungo periodo.
L’inflazione non scende più e i rendimenti dei Treasury 10Yr riprendono nettamente la fase di rialzo.
Mercati Azionari: le prospettive di lungo termine dell’S&P 500
Analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio. Il top di luglio, in un quadro più ampio dovrebbe rappresentare la B wave di un ribasso pluriennale iniziato nel gennaio 2022.
Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se vedere se il mercato riesca disegnare chiaro declino di 5 onde per segnalare che un’onda C che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.
Per ora, l’unico modo per considerare il recente ribasso come l’inizio di un’onda C verso nuovi minimi in ciclo ribassista pluriennale iniziato a fine 2021, è che il ribasso stia prendendo forma come un leading diagonal.
In questo Leading Diagonal, ci dovremmo trovare nella terza onda della prima onda A ribassista di grado maggiore.
Tenendo conto che, normalmente, la terza onda in una diagonale principale di solito arriva all’estensione 1.236-1.382 delle onde i-ii, avremmo target di 4165-4205 dell’indice.
Successivamente, mi aspetterei che l’onda iv e se dovessimo poi vedere una rottura al di sotto del minimo toccato nell’onda iii, questo indicherebbe che stiamo scendendo verso l’area 4000-4060 dell’indice SP500 per completare la diagonale principale dell’onda 1 al ribasso.
Successivamente, vedremmo probabilmente un consistente rally nell’onda 2, che potrebbe essere rappresentato dal classico rally di fine anno, inizio gennaio.
La soglia di non ritorno sarebbe alla fine la rottura del livello di 4000, che confermerebbe che è in atto il completamento del ciclo di ribasso pluriennale, iniziato a fine 2021.
Ci stiamo avvicinando al quarto anno del ciclo Presidenziale negli U.S.A., che statisticamente è piuttosto negativo.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 nella giornata di giovedì 21/09 ha prodotto un runaway gap, segnalando che il trend al ribasso ha preso forza e che la precedente fase di distribuzione è terminata, con delusione per i ‘pesci’ rimasti intrappolati nella rete dei ribassisti.
L’apertura del gap a 4400 è la nuova area pivot e la resistenza, l’Everest che dovrebbero scalare i rialzisti per riprendere in mano il mercato.
L’indice Nasdaq 100 conferma i precedenti segnali di ribasso, il deleveraging delle posizioni rialziste che si erano stratificate durante la fase di rialzo, sarà un processo destinato a durante ancora un po’ di tempo.
Il primo obiettivo naturale della correzione iniziata il 1° agosto sia nell’area 13700-13900. L’indicatore MACD mantiene linea di trend delle divergenze al ribasso e scende nuovamente sotto lo zero.
Sentiment: fase neutrale, senza alcuna indicazione di eccesso di pessimismo
Dopo una lunga fase di euforia del Sentiment nei mesi giugno e luglio, in cui l’indicatore CNN Fear & Greed aveva addirittura raggiunto il livello di 82, si cominciano ad intravvedere i primi segnali di pessimismo, segno che vengono smontate parte delle posizioni retail stratificate durante il rialzo, ma il deleveraging sarà ancora lungo e doloroso, perché c’è stata per mesi troppa leva operativa al rialzo e non c’è ancora alcun segno di capitulation.
Ricordiamo che nelle passate correzioni l’indicatore CNN Fear & Greed index era sempre sceso almeno a 20-25 (addirittura a 13 nel mese di ottobre 2022, al culmine del ribasso).
Siamo ancora molto lontani, non c’è ancora il sangue per le strade (cit. Nathan Rothschild “Il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade.”).
Il put/call ratio ha continuato a salire, ma non è ancora in fase di forte eccesso da giustificare un rimbalzo importante per eccesso di pessimismo.
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