Negli ultimi mesi, grazie al contributo del margine di interesse in crescita per il rialzo dei tassi, le azioni Commerzbank e l’intero settore bancario hanno performato positivamente.
Rimangono però incombenti i rischi derivanti dal rallentamento economico e dagli alti tassi di interesse.
Mark Branson, presidente del regolatore tedesco BaFin (Autorità federale di vigilanza finanziaria), ha dichiarato che non c’è “nessun pericolo sistemico” e per ora il sistema finanziario è riuscito ad assorbire bene gli impatti dei tassi più alti.
Tuttavia, possono sorgere problemi quando le banche assumono rischi aggiuntivi e non riescono a tenere il passo con un continuo e forte aumento dei tassi.
In Europa si stanno intensificando i timori di un’economia ancora più debole e con essi le preoccupazioni per possibili insolvenze sui prestiti e maggiori accantonamenti presso le banche.
L’aumento dei tassi di interesse, che è positivo per il margine di interesse delle banche, può determinare un incremento delle insolvenze, sia sul credito al consumo, sia sui mutui ipotecari della clientela corporate, in conseguenza del rallentamento economico, confermato anche dal recente dato di martedì 1° agosto ’23 degli indicatori PMI del settore manifatturiero.
L’economia tedesca è peggiorata a luglio anche più di quanto gli analisti si aspettassero.
Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?
Nei primi tre mesi dell’anno in corso Commerzbank (XETR:CBK) ha beneficiato del rialzo dei tassi e della ripresa dei mercati azionari.
Complessivamente, i ricavi sono stati pari a 2,668 miliardi di euro (primo trimestre 2022: 2,793 miliardi di euro).
Il margine di interesse è aumentato di quasi il 39% su base annua a 1,947 miliardi di euro.
Le commissioni nette hanno superato sensibilmente i trimestri precedenti. Con 915 milioni di euro, è comunque rimasta al di sotto della cifra eccezionalmente forte del trimestre dell’anno precedente (primo trimestre 2022: 970 milioni di euro).
Complessivamente, le spese totali sono diminuite del 3,4% a 1,724 miliardi di euro nel primo trimestre (primo trimestre 2022: 1,785 miliardi).
I contributi obbligatori sono diminuiti di circa un quarto a 260 milioni di euro a causa di un calo del prelievo bancario europeo.
Al contrario, i costi operativi sono aumentati dell’1,8% a 1,464 miliardi di euro (1° trimestre 2022: 1,438 miliardi di euro) che si basano su maggiori accantonamenti per la remunerazione variabile a causa del forte primo trimestre.
Le continue riduzioni di posti di lavoro e la diminuzione delle spese amministrative hanno avuto un effetto positivo sulla base di costo. Il cost-income ratio è pari al 64,6%.
Può essere interessante comprare azioni Commerzbank in questo momento?
Ai prezzi correnti di mercato le azioni Commerzbank quotano con un P/E di 6,78 sugli utili attesi per l’intero anno 2023 e di 5,53 per il 2024.
Il target price medio degli analisti è di 13,2 euro, con un margine di apprezzamento teorico del 22%.
Malgrado la valutazione di mercato sia piuttosto contenuta, i rischi macroeconomici derivanti dal sensibile deterioramento dell’economia tedesca inducono ad un atteggiamento prudente sul settore bancario in generale.
Non riteniamo quindi interessante comprare azioni Commerzbank in questo momento.
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