La settimana scorsa avevamo evidenziato che mantenevamo la stessa visione perché nulla è cambiato, nella struttura del trend e nel profilo risk/reward.
I punti di riferimento per i prossimi giorni sono invariati, ci aspettiamo un protrarsi della fase di distribuzione perché siamo in coincidenza col fine mese.
L’indicatore di sentiment composito CNN Fear & Greed Index ha raggiunto un territorio contrarian simile a quello dei massimi di fine 2021/inizio 2022 e come testimonia il Put/call ratio, c’è una fortissima leva rialzista sul mercato, col sentiment degli investitori retail sui livelli massimi.
Da notare anche l’intasamento totale sul McClellan Diffusion Index, che di solito è il miglior indicatore dell’effetto F.O.M.O., perché il momentum della rotazione settoriale, cioè quando è sui massimi, ormai il mercato ha completato tutte le possibili rotazioni settoriali per rafforzare il trend.
Facciamoci però la domanda contraria: è possibile che l’indice SP500 continui ancora a salire?
Certamente è possibile, ma lo potrebbe fare solo con un’accelerazione della velocità di salita, una candela rialzista che lo portasse al di sopra della parallela superiore del canale al rialzo in atto ormai dai minimi di marzo.
Come viene evidenziato nel grafico sottostante, siamo sulla parte superiore del canale e basterebbe poco per far partire un take profit all’inizio del mese di agosto.
Sotto 4530 dell’indice SP500 cash, si aprirebbe una botola ribassista e anche gli indicatori Chande momentum e RSI andrebbero a rompere delle importanti linee di tendenza che hanno sostenuto il rialzo degli ultimi mesi.
Come abbiamo scritto la settimana scora, aspettiamo che Mr. Market si pronunci, che ci sia un breakout al ribasso per dare la conferma che la correzione sta partendo.
Il sentiment è a livelli di euforia da parecchio tempo e questo significa che all’interno del mercato azionario è sicuramente presente una leva rialzista importante.
Finché non c’è il breakout al ribasso, questa leva rialzista si autoalimenta, in caso di correzione assisteremo invece ad un deleveraging pesante.
Analisi del trend di lungo termine: L’analisi è assolutamente invariata, ormai da parecchie settimane.
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4545 dell’indice Sp500.
Un movimento come questo, nella migliore delle ipotesi può essere classificato come leading diagonal, il cui target avevamo sempre detto potesse essere 4300-4375, con un possibile overshooting di un centinaio di punti.
A questo punto l’onda B dovrebbe essere stata completata proprio nel mese di luglio.
Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: Dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre, configurabile come è il bottom dell’onda C di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 4818 dell’indice SP500.
Il movimento diagonale finale dell’indice SP500 ha raggiunto e superato di un centinaio di punti l’obiettivo minimo di 4315-4375 e si configura il raggiungimento del top di una grande onda durata quasi 9 mesi. L’evoluzione probabile è la formazione di un top di medio termine, corrispondente ad un’onda B.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 si muove sostanzialmente in laterale dal 19 luglio, con un breve sconfinamento verso l’alto nella giornata di venerdì 28 luglio.
Dopo il window dressing di lunedì 31 luglio, ci son 2 livelli importanti da monitorare sul 4560 e 4415 del future scadenza settembre, i due supporti più vicini. Un movimento correttivo sotto 4560, che però non violi il supporto inferiore al 4415, è per il momento lo scenario più probabile nel brevissimo termine.
Situazione fotocopia rispetto alla settimana scorsa.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver fatto una piccola correzione, senza dare un chiaro segnale, che potesse indicare l’inizio dell’attesa fase di ribasso di medio termine, ha ripreso a salire e ha fatto segnare nuovi massimi, spinto dalle megacaps tecnologiche.
Ormai il sentiment è a livelli esasperati di eccesso di ottimismo che basterebbe poco per ribaltare la situazione, ma l’analisi tecnica è un esercizio di disciplina e richiede sempre un trigger per innestare un nuovo trend.
Ancora non si è concretizzato un trigger affidabile, aspettiamo vigili.
Mercati Azionari: Sentiment, ancora forte eccesso di ottimismo, dopo che il Fear & Greed index ha toccato livelli estremi
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 80, l’euforia non accenna a diminuire e la componente del mercato delle options segnala che c’è una fortissima leva long.
Il McClellan volume summation index è arrivato anch’esso su livelli estremi, da effetto F.O.M.O e segnale una fase di euforia diffusa.
L’ultimo grafico, relativo alla put/call ratio, fotografa l’ampiezza della leva al rialzo del mercato, cioè la quantità di scommesse al rialzo fatte con opzioni call (cioè, il denominatore del Put/Call ratio).
Anche se c’è stato un piccolo rientro della leva dei call dopo le scadenze tecniche, la leva al rialzo è ancora molto elevata e segnala eccesso di ottimismo.
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Approfondimento
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