Nelle ultime analisi delle settimane scorse, avevamo evidenziato che il window dressing di fine mese, fine trimestre e fine semestre sarà sicuramente servito a gonfiare le commissioni di management e di performance delle case di gestione e degli Hedge funds e a tirare dentro ancora più clientela retail possibile, il cui ottimismo ha ormai raggiunto livelli estremi.
La caratteristica dell’investitore retail è infatti quella di guardare la performance passata pensando che rialzo chiami rialzo e quando raggiunge livelli estremi viene definita F.O.M.O. ovvero fear of missing out, la paura di perdere il treno del rialzo, che è l’esatto contrario della capitulation (come quella di ottobre 2022 per intenderci).
I mercati azionari sembrano ormai una grossa rete che sta per chiudersi sui pesci che ci sono rimasti dentro.
Le divergenze sono sempre più forti, sia sugli indicatori tecnici, sia su quelli quantitativi, anche se manca ancora il trigger che può arrivare dalla rottura al ribasso del pivot point a 4375 del future settembre (4325 del cash).
L’indice Sp500 sta pattinando su uno strato di ghiaccio sempre più sottile e basta una crepa per farlo sprofondare. Vendere rimane anche questa settimana la parola d’ordine.
Analisi del trend di lungo termine: L’analisi è assolutamente invariata, ormai da parecchie settimane. Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4485 dell’indice Sp500.
Un movimento come questo, nella migliore delle ipotesi può essere classificato come leading diagonal, il cui target avevamo sempre detto potesse essere 4300-4375, con un possibile overshooting di un centinaio di punti.
A questo punto l’onda B dovrebbe essere stata completata proprio nel mese di giugno.
Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: Dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre, configurabile come è il bottom dell’onda C di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 4818 dell’indice SP500.
Il movimento diagonale finale dell’indice SP500 ha raggiunto e superato di un centinaio di punti l’obiettivo minimo di 4315-4375 e si configura il raggiungimento del top di una grande onda durata quasi 9 mesi. L’evoluzione probabile è la formazione di un top di medio termine, corrispondente ad un’onda B.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 dopo aver fatto una piccola correzione di un centinaio di punti, scendendo marginalmente sotto il pivot point a livello di 4400 del future scadenza, ha velocemente recuperato i livelli massimi, grazie anche ad un chiaro effetto di window dressing di fine trimestre e fine semestre.
Nel caso in cui, dopo questo recupero, l’indice SP500 dovesse scendere nuovamente sotto il pivot point di 4375 del future scadenza settembre 2023, sarebbe l’innesco di una consistente correzione di medio termine, la camera gas è pronta, basta una scintilla per farla esplodere.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver fatto una piccola correzione, senza dare un chiaro segnale, che potesse indicare l’inizio dell’attesa fase di ribasso di medio termine, ha ripreso a salire e si è riportato sui massimi, spinto dalle megacaps tecnologiche.
Ormai il sentiment è a livelli talmente elevati di eccesso di ottimismo che basterebbe poco per ribaltare la situazione, ma l’analisi tecnica è un esercizio di disciplina e richiede sempre un trigger per innestare un nuovo trend.
Il più classico è il Key reversal day come ci fu sul minimo di ottobre. Aspettiamo qualcosa di simile anche in questa situazione.
Sentiment Mercati Azionari: ancora forte eccesso di ottimismo, dopo che il Fear & Greed index ha toccato livelli estremi
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 78, dopo aver toccato anche i livelli estremi di 83 nei primi gg della settimana appena conclusasi. Il ribasso viene visto prevalentemente come un’occasione di acquisto, senza rendersi conto che la trappola è ormai pronta per scattare, manca solo il trigger che abbiamo citato sopra oppure la formazione di una breve fase di distribuzione, come ad esempio la “bandiera rovesciata” con la punta verso l’alto nel chart dei prezzi.
Il McClellan volume summation index è l’ultimo tassello del mosaico che descrive un mercato pronto per una consistente correzione.
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