Il titolo del report è volutamente provocatorio e “This time is different” è uno dei concetti più pericolosi che si possa insinuare nella mente degli investitori.
La nostra linea non è cambiata, riteniamo che il mercato azionario si trovi nella fase di formazione di un top di medio termine, a cui seguirà una forte correzione.
Non siamo Gufi o ribassisti per vocazione, l’analista deve guardare i fatti e trarre da questi le conseguenze delle proprie analisi, non cercare nei fatti la conferma di idee preconcette.
Molto spesso invece la caratteristica dell’investitore retail è quella di guardare la performance passata pensando che rialzo chiami rialzo e quando raggiunge livelli estremi viene definita F.O.M.O. ovvero fear of missing out, la paura di perdere il treno del rialzo, che è l’esatto contrario della capitulation (come quella di ottobre 2022 per intenderci).
I fatti indicano che le divergenze sono sempre più forti, sia sugli indicatori tecnici, sia su quelli quantitativi, anche se manca ancora il trigger che può arrivare dalla rottura al ribasso del pivot point a 4375 del future settembre (4325 del cash).
L’analisi tecnica non è una scienza esatta che può prevedere giorno, ora e minuto in cui ci sarà l’inversione di tendenza, ma può chiaramente evidenziare i rischi del mercato.
Siamo in un’area molto ampia che costituisce una forte area di resistenza (area che va da 4375 a 4550-4600), gli indicatori di sentimenti segnalano un eccesso di ottimismo, la Put/call ratio segnala che c’è una forte leva Long sul mercato, il McClellan Diffusion index segnala che ormai la rotazione settoriale è completa e il rialzo è a livelli estremi.
Quanto può durare ancora?
Siamo già sopra la media del rialzo del terzo anno del ciclo elettorale U.S.A. e mancano 5 mesi alla fine dell’anno, ci sono tutti i presupposti per una correzione consistente e pensare che “This time is different” è proprio uno di questi presupposti.
Analisi del trend di lungo termine: L’analisi è assolutamente invariata, ormai da parecchie settimane. Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4545 dell’indice Sp500.
Un movimento come questo, nella migliore delle ipotesi può essere classificato come leading diagonal, il cui target avevamo sempre detto potesse essere 4300-4375, con un possibile overshooting di un centinaio di punti.
A questo punto l’onda B dovrebbe essere stata completata proprio nel mese di luglio.
Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: Dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre, configurabile come è il bottom dell’onda C di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 4818 dell’indice SP500.
Il movimento diagonale finale dell’indice SP500 ha raggiunto e superato di un centinaio di punti l’obiettivo minimo di 4315-4375 e si configura il raggiungimento del top di una grande onda durata quasi 9 mesi. L’evoluzione probabile è la formazione di un top di medio termine, corrispondente ad un’onda B.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 dopo aver fatto una piccola correzione di un centinaio di punti, scendendo marginalmente sotto il pivot point a livello di 4400 del future scadenza, ha fatto segnare un nuovo massimo a 4545, anche se nelle ultime ore di contrattazione di venerdì 14 ha ritracciato fino a tornare a 4500.
Nel caso in cui, dopo questo nuovo, l’indice SP500 dovesse scendere nuovamente sotto il pivot point di 4375 del future scadenza settembre 2023, potrebbe partire una consistente correzione di medio termine, la camera gas è pronta, basta una scintilla per farla esplodere.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver fatto una piccola correzione, senza dare un chiaro segnale, che potesse indicare l’inizio dell’attesa fase di ribasso di medio termine, ha ripreso a salire e ha fatto segnare nuovi massimi, spinto dalle megacaps tecnologiche.
Ormai il sentiment è a livelli esasperati di eccesso di ottimismo che basterebbe poco per ribaltare la situazione, ma l’analisi tecnica è un esercizio di disciplina e richiede sempre un trigger per innestare un nuovo trend.
Ancora non si è concretizzato un trigger affidabile, aspettiamo vigili.
Mercati Azionari: sul Sentiment c’è ancora forte eccesso di ottimismo, dopo che il Fear & Greed index ha toccato livelli estremi
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 80, l’euforia non accenna a diminuire e la componente del mercato delle options segnala che c’è una fortissima leva long.
Il McClellan Volume Summation Index è arrivato anch’esso su livelli estremi, da effetto F.O.M.O e segnale una fase di euforia diffusa.
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