L’ETF Aerospace & Defense replica un settore legato sia alla spesa commerciale che a quella militare. Le tensioni geopolitiche sono state una delle note dominanti del 2022 e lo saranno anche per il 2023.
I Governi dei principali Paesi Occidentali, a cui si è aggiunto il Giappone, hanno deciso di incrementare spesa per la difesa in rapporto al PIL.
Svezia e Finlandia, che temono la minaccia della Russia, hanno espressamente chiesto di aderire alla Nato e nei prossimi anni dovranno quindi adeguare i loro armamenti allo standard Nato.
Il settore Aerospace e Defense dopo una lunga underperformance rispetto ai principali indici azionari mondiali, perché la spesa militare rispetto al PIL era in fase calante, beneficerà dell’incremento della spesa nel settore difesa da parte dei principali Paesi del G7.
Un costante incremento della spesa militare rispetto al PIL è il driver di medio lungo termine per il settore Aerospace & Defense.
Il trend di aumento della spesa militare è destinato a durare parecchi anni
Oltre alla guerra in Ucraina, che sta letteralmente svuotando i magazzini di armamenti di diversi Paesi, ci sono parecchie aree dove la tensione geopolitica è più alta.
In primis il Medio Oriente, dove Israele e Emirati Arabi del Golfo sono costantemente in allerta per la minaccia Iran, che continua tra l’altro ad accumulare armamenti in Siria, in parte finanziati anche dal traffico di droga.
Infatti grazie al captagon, la Siria è diventata nuovo narco-stato del mondo: il Captagon è una droga derivata dall’anfetamina, molto è diffusa in Medio Oriente, dove l’Arabia Saudita è il mercato più grande.
In Iran continua l’arricchimento dell’Uranio, oltre la soglia consentita per uso civile e rimane altamente probabile un intervento di Israele per neutralizzare definitivamente i siti nucleare.
In Asia sono forti le preoccupazioni per le mire cinesi su Taiwan e il Giappone ha deciso un riarmo per contrastare la capacità missilistica della Corea del Nord, a cui si sente minacciata e che continua a lanciare missili a scopo intimidatorio, tra cui un missile balistico sul Giappone a ottobre, la prima volta da cinque anni.
Nel dicembre dello scorso anno, il presidente Joe Biden ha firmato il National Defense Authorization Act, che prevede un finanziamento record da 858 miliardi di dollari per il Pentagono e i programmi di difesa degli Stati Uniti.
La spesa militare nei Paesi NATO
La Nato ha un obiettivo di spesa media del 2% del Pil per i Paesi membri, molti dei quali sono ampiamente al di sotto della soglia.
Questa soglia era stata stabilita negli anni scorsi, ma dopo le forniture di armamenti all’Ucraina, c’è la crescente necessità di ripristinare lo stock di armamenti in molti Paesi della Nato.
In reazione alla crescente minaccia combinata di Russia e Bielorussia, con cui la Polonia ha un confine molto esteso, nel gennaio scorso la Polonia ha deciso di aumentare la spesa per la difesa al 4% del prodotto interno lordo, rispetto al 2,4% del PIL del 2022.
Il 4% del Pil sarà la percentuale più alta tra tutti i paesi della NATO, seguita dalla Grecia col 3,76%, dagli Stati Uniti con il 3,47%.
Il governo U.S.A. ha speso $ 822 miliardi di dollari in difesa, cifra che in termini assoluti rappresenta più del doppio del denaro nel budget della difesa, rispetto a tutti gli altri stati dell’alleanza militare messe insieme.
In base a un obiettivo di spesa attuale, i membri dell’alleanza NATO sono invitati a raggiungere il punto di riferimento della spesa almeno il 2% del PIL nel settore della difesa entro il 2024.
Polonia, Lituania e la Gran Bretagna sostengono che l’obiettivo dovrebbe essere ancora più alto. La Polonia a gennaio ha approvato l’acquisto di 116 carri armati di Abrams dagli Stati Uniti, con un accordo da 1,3 miliardi di dollari (1,3 miliardi di €).
Il paese ha anche acquistato quattro dozzine di obice K9, con il previsto Acquisizione di un altro circa 600 per iniziare nel 2024 e la produzione nazionale dovrebbe iniziare nel 2026.
Nell’ambito della sua cooperazione con Seoul, la Polonia ha deciso di acquistare anche circa 48 aerei da combattimento di combattimento leggero FA-50, che sono compatibili con i caccia bombardieri F-16 in servizio fabbricati negli Stati Uniti, e con i caccia bombardieri F-35A avanzati, già in ordine dagli Stati Uniti.
L’esercito della Polonia dovrebbe crescere fino ad arrivare a 250.000 soldati professionisti e 50.000 addetti alla difesa civile nei prossimi anni.
L’ETF Difesa rappresenta lo strumento più adatto per avere un’esposizione all’incremento della spesa militare.
L’ETF Difesa, che replica il settore Aerospace & Defense, ISIN US4642887602, simbolo NYSE ITA, rappresenta uno strumento interessante perché l’incremento dei rischi geopolitici porta inevitabilmente ad un incremento della spesa militare.
Il trend di incremento della spesa militare va considerato un trend di medio lungo termine, che continuerà anche una volta terminata la guerra in Ucraina, per le scorte di armamenti sono in questo momento molto basse.
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