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Mercati azionari fermi, calma piatta, sarà la quiete prima della tempesta?

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Nell’ultima analisi della settimana scorsa, avevamo evidenziato che c’era ancora la possibilità di un rally al rialzo che finalmente porti l’indice SP500 all’obiettivo costituito dall’area 4315-4375.

In ogni caso però, la strategia da ora in poi è quella di vendere. Perché in ogni caso? Se parte il tanto atteso rally finale, la strategia è quella di vendere sulla forza in prossimità di 4300, se in vece il rialzo di venerdì scorso è stato l’ennesimo fuoco di paglia e l’indice SP500 va a rompere il supporto a 4050, la strategia è quella di vendere perché la correzione può arrivare tranquillamente a 3800-3830.

In realtà la situazione è cristallizzata da parecchie settimane e i piccoli movimenti avanti e indietro dell’indice Sp500 sembrano sempre di più una fase di distribuzione: siamo sotto la resistenza di 4195 da febbraio, un periodo lunghissimo ormai.

Grafico giornaliero S&P 500

Analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.

Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4195SPX.

Un movimento come questo, nella migliore delle ipotesi può essere classificato come leading diagonal che, dopo un ritorno verso 3780-3860, potrebbe puntare di nuovo verso 4300.

Per mantenere questa configurazione “leading diagonal”, è necessario che nella prossima correzione venga rispettata l’area pivot tra 3780-3810.

L’ipotesi bearish di medio termine vedrebbe la struttura del movimento di ripresa dal minimo di 3490 ad ottobre fino al massimo di 4195 a gennaio, come un movimento correttivo di A-B-C, con potenziale setup negativo in caso di discesa sotto 3750.

Anche in caso di raggiungimento di 4300 in primavera, una successiva rottura del minimo di dicembre 2022 a 3800 aprirebbe la strada ad una nuova e violenta Onda C ribassista di lungo termine con obiettivo attorno a 2700-2900 nel giro di 12-18 mesi.

Per ora gli scenari attendono ancora chiarimento decisivo, che purtroppo tarda a venire.

Grafico settimanale S&P 500

Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?

Analisi del trend di medio termine: dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre , configurabile come è il bottom dell’onda C partita di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 48180 dell’indice SP500.

È ancora in atto una configurazione moderatamente rialzista sotto forma di un movimento diagonale finale dell’indice SP500 con obiettivo attorno a 4300 nel corso del 2023, che è anche il terzo anno del ciclo Presidenziale USA, quindi tradizionalmente positivo.

Per concretizzare questo scenario è fondamentale il superamento dell’area pivot 4130-4195, che rappresenta un target intermedio dato da una proiezione di 1,23 dell’onda 1 e 2 del “leading diagonal”.

Per questo motivo la resistenza è così ostica e l’indice Sp500 è bloccato da 3 mesi.

Grafico mensile S&P 500

Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 dopo aver sfiorato, per una seconda volta in pochi giorni, il supporto di brevissimo termine a 4070, si è riportato velocemente verso l’area pivot superiore attorno a 4140, riportandosi sulla fascia alta del trading range.

Il superamento della resistenza tra 4195-4205 aprirebbe definitivamente la strada al raggiungimento dell’obiettivo di primavera tra 4315-4375 dell’indice SP500.

Fortemente negativa sarebbe invece la rottura dell’area di supporto 4050-4070.

Grafico 4 ore S&P 500

L’indice Nasdaq 100, dopo aver superato nelle settimane scorse la forte resistenza tra 12700-12900, ha assunto definitivamente la leadership del mercato azionario.

Un ulteriore allungo del settore tecnologico, particolarmente sensibile alle decisioni della FED, confermerebbe lo scenario del rally di primavera.

Sicuramente è l’indice con una migliore impostazione rialzista tra gli indici principali del mercato azionario U.S.A., mentre l’indice IWM lascerebbe pensare che il potenziale rally al rialzo possa tenere ai margini gran parte delle Small Caps.

Grafico giornaliero Nasdaq

Mercati Azionari: nulla di nuovo sul fronte del Sentiment

Completamente fermo anche l’indicatore CNN Fear & Greed che ha chiuso la settimana sul livello di 58, livello quasi invariato rispetto alla settimana scorsa, per la seconda settimana consecutiva.

C’è sempre un leggero eccesso di ottimismo, ma non è certo l’eccesso di ottimismo a ostacolare la salita del mercato in questo momento, i problemi sono altri.

Indicatore CNN Fear & Greed

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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