Le azioni Mediobanca sono ferme rispetto al range degli ultimi 3 anni, malgrado i buoni numeri di bilancio.
Ai tempi di Enrico Cuccia, Mediobanca era il “salotto buono” della finanza italiana e fungeva quasi da “fondo sovrano” dell’economia italiana.
Negli ultimi 15 anni Mediobanca (MIL:MB) ha attuato un’importante trasformazione del modello di business, passando dall’essere una holding di partecipazione, fino a diventare un gruppo finanziario che opera anche nel Wealth Management e nel Credito al consumo.
La necessità di avere una raccolta diretta in grado finanziare le attività di gruppo, ha portato alla creazione a partire dal 2008 di un canale di raccolta retail (CheBanca!).
Nel 2013 è stata creata la divisione Wealth management, con lo scopo di generare commissioni ricorrenti che compensassero i momenti di minore attività del settore M&A.
Le azioni Mediobanca rimangono comunque al centro della finanza italiana e nell’ultimo decennio come Banca D’Affari ha portato in Borsa alcune delle società italiane più prestigiose: Ferrari, Brunello Cucinelli, Ferragamo e Moncler.
Nel 2022 anno ha contribuito alla quotazione alla Borsa valori di Milano del produttore di schede per microprocessori Technoprobe e del produttore di elettrodi ad alte prestazioni Industrie De Nora, entrambe operazioni superiori al miliardo di euro.
Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?
I primi sei mesi dell’esercizio chiudono col risultato record di €555 mln di euro, risultando il migliore utile semestrale di sempre (+6% a/a), oltre gli obiettivi del Piano d’impresa al giugno 2023 (Ricavi per €3mld, EPS€1,1, ROTE 11%).
I ricavi hanno sfiorato i 1,7mld di euro (+13,6% a/a). il rialzo dei tassi di interesse ha spinto il margine di interesse a €843m (+15% a/a) con il contributo positivo di tutte le divisioni ed in particolare della divisione Consumer (+7% a/a, sostenuto da €3,9mld di erogato) e della Tesoreria (oltre €40m di crescita a/a) a seguito del miglioramento dei volumi.
Il secondo trimestre (ott-dic.22) ha visto una forte accelerazione, grazie al rialzo dei tassi di interesse e all’attività commerciale sostenuta, facendo registrare il record storico in termini di ricavi (€902m) e di utile netto (€293m).
Confermata la solidità patrimoniale delle azioni Mediobanca: l’indice CET1 si attesta al 15,1%, stabile nel secondo trimestre, ma in leggero calo rispetto alla chiusura del bilancio al 30/06/2022.
L’indice include un cash dividend pay-out pari al 70% dell’utile netto riportato.
Può essere interessante comprare azioni Mediobanca in questo momento?
Gli attuali prezzi delle azioni Mediobanca sono circa il 12% inferiori al target price medio degli analisti (11,25 euro) e il P/E forward sugli utili attesi per il 2024 è pari a 8,3, mentre il dividend yield è attorno a 8,5%.
I numeri di bilancio sono buoni, ma dal punto di vista della valutazione le azioni Mediobanca sembrano fairly valued.
Solo gli eventi dei prossimi mesi a livello Corporate Governance e partecipazioni possono dare un’ulteriore impulso positivo al prezzo delle azioni.
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