L’inflazione continua a calare negli USA, il C.P.I., cioè l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, la misura più utilizzata per calcolare l’andamento dell’inflazione, ha mostrato negli ultimi mesi un rallentamento significativo, rispetto al picco del 9% nel giugno 2022.
Con i dati di marzo, rilasciati la settimana scorsa l’inflazione CPI è al 5%, il minimo da maggio 2021.
Alcuni economisti ritengono che il livello del 5% sia un’inflazione alta, ma sostenibile, non più da considerarsi un problema di emergenza per la politica monetaria.
La Federal Reserve, pur mantenendo l’obiettivo di medio termine di un’inflazione al 2%, potrebbe sentire meno pressioni per stabilizzare rapidamente i prezzi attraverso aumenti dei tassi di interesse aggressivi ed economicamente dolorosi.
Un’analisi della performance azionaria di BlackRock risalente al 1920 ha rilevato che finché l’inflazione non supera il 10%, le azioni continuano a esibirsi relativamente bene.
Tra il 1966 e il 1999, i rendimenti annuali nominali sono stati in media del 12,3% contro un tasso di inflazione medio annuo del 5%.
Tuttavia, secondo il CME FedWatch Tool, c’è una probabilità del 67% che la FED alzerà i tassi di un quarto di punto percentuale nella prossima riunione di maggio.
Cala l’inflazione, ma aumentano i rischi di recessione
Parallelamente al calo dell’inflazione c’è però un brusco calo dell’attività manifatturiera statunitense, che è crollata a marzo al livello più basso in quasi tre anni a causa del crollo dei nuovi ordini e alcuni economisti ritengono che l’attività possa diminuire ulteriormente a causa di condizioni di credito più rigide.

L’indicatore dell’Institute for Supply Management (ISM) per il mese di marzo ha mostrato tutti i sottocomponenti al di sotto della soglia di 50 per la prima volta dal 2009, anno in cui si verificò una forte recessione.

Il sottoindice dei nuovi ordini è crollato a 44,3 a marzo scorso dal livello di 47,0 di febbraio. La domanda potrebbe subire pressioni a seguito del recente fallimento di due banche regionali.
Le banche hanno inasprito gli standard di prestito, il che potrebbe rendere più difficile l’accesso al credito per le piccole imprese e le famiglie.
La misura delle consegne dei fornitori dell’indagine ISM è scivolata a 44,8 ( il livello più basso da marzo 2009) da 45,2 di febbraio.
Una lettura inferiore a 50 indica consegne più rapide alla fabbrica. Analogo crollo si è registrato nel settore dei servizi. L’Institute for Supply Management (ISM) ha dichiarato mercoledì che il suo PMI non manifatturiero è sceso a 51,2 il mese scorso da 55,1 di febbraio.
Una lettura superiore a 50 indica una crescita nel settore dei servizi, che rappresenta oltre i due terzi dell’economia.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto che il PMI non manifatturiero scendesse a 54,5. Aumentano quindi i rischi di recessione.
L’economia globale crescerà ad un ritmo basso fino al 2030

Secondo il World Economic Outlook, recentemente elaborato dal Fondo monetario internazionale (FMI), l’economia globale si sta dirigendo verso la crescita a medio termine più debole degli ultimi 30 anni, mentre il mondo è alle prese con la frammentazione geopolitica, il rallentamento della crescita della forza lavoro e le prospettive di crescita più deboli per economie precedentemente in rapida crescita come la Cina, prevede che la crescita globale si attesterà intorno al 3% nel 2028, la previsione a medio termine più bassa in un rapporto del FMI dal 1990.
Le crescenti tensioni geopolitiche dovute a questioni come la guerra in Ucraina e la Brexit stanno portando a una frammentazione dell’economia globale che potrebbe aumentare i rischi per la stabilità finanziaria, aggiunge il rapporto.
Il FMI ha lanciato un warning sui rischi dell’aumento dei costi, dell’attrito economico e delle perdite di produzione del PIL associate alla frammentazione dell’economia globale in blocchi geopolitici.
Resta aggiornato sulle nostre notizie
Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi canali social attraverso i pulsati dedicati qui sotto e commenta per condividere le tue esperienze ed opinioni sull’argomento.
Per restare aggiornato sui nuovi articoli pubblicati su Word2Invest attiva le notifiche dalla campanella e iscriviti al canale Telegram di Word2Invest per ricevere breaking news e i principali appuntamenti del calendario economico.
Approfondimento
È in arrivo una recessione causata da una stretta creditizia delle banche?