La settimana scorsa avevamo evidenziato che c’erano 3 possibili scenari, 2 moderatamente positivi che puntano entrambi a 4300 e uno molto negativo che vede il recente massimo a 4195 come la punta di un setup di mercato orso che ci porterebbe a 2700-2900 nel giro di 12-18 mesi. Prevarrà lo scenario negativo?
I cigni all’orizzonte sono veramente cigni neri? Di tanto in tanto ci sono spesso momenti in cui, nonostante un’analisi rigorosa, non esiste un’interpretazione chiaramente preferita. In tali momenti, bisogna attendere fino a quando il conteggio non si risolve da solo.
Questi 3 scenari sono ancora validi, ma quello più negativo ha parzialmente perso terreno a favore dei 2 positivi, anche se potrebbe riaffacciarsi dopo il raggiungimento di 4300 nel corso della primavera.
I 2 scenari positivi di breve termine necessitano assolutamente che l’indice SP500 nel vada al di sotto del nuovo supporto tra 3900-3940, creatosi nel corso dell’ultima settimana.
Analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4195SPX.
Un movimento come questo, nella migliore delle ipotesi può essere classificato come leading diagonal. che dopo un ritorno verso 3780-3860 potrebbe puntare di nuovo verso 4300.
Per mantenere questa configurazione “leading diagonal”, è necessario che nella prossima correzione venga rispettata l’area pivot tra 3780-3810.
Una seconda strada per raggiungere più velocemente 4300 ad inizio primavera, si concretizzerebbe solo se l’indice SP500 riuscisse a tenere il minimo di venerdì 24 febbraio tra 3900-3945 e si mantenesse al di sopra del massimo di giovedì 2 febbraio a 4060.
L’ipotesi bearish di medio termine vedrebbe la struttura del movimento di ripresa dal minimo di 3490 ad ottobre fino al massimo di 4195 a gennaio, come un movimento correttivo di A-B-C, con potenziale setup negativo in caso di discesa sotto 378.
È una chiarificazione positiva che penda a favore di uno scenario rialzista, che allontani l’ipotesi di essere in un mercato ribassista di lungo termine, in cui è stata completata solo prima fase di Onda A col minimo di ottobre 2022 e stiamo sviluppando un’Onda B correttiva del ribasso da gennaio a ottobre 2022.
Anche in caso di raggiungimento di 4300 in primavera, una successiva rottura del minimo di dicembre 2022 a 3800 aprirebbe la strada ad una nuova e violenta Onda C ribassista di lungo termine con obiettivo attorno a 2700-2900 nel giro di 12-18 mesi.
Per ora gli scenari necessitano di un chiarimento che molto probabilmente arriverà tra fine della primavere e l’estate.
In che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: Dopo il minimo di 3490 del 13 ottobre, configurabile come è il bottom dell’onda C partita di un primo A-B-C dal massimo di gennaio di 48180 dell’indice SP500.
Per i prossimi mesi è possibile una configurazione moderatamente rialzista sotto forma di un movimento diagonale finale dell’indice SP500 con obiettivo attorno a 4300 nel corso del 2023, che è anche il terzo anno del ciclo Presidenziale USA, quindi tradizionalmente positivo.
Per concretizzare questo scenario è fondamentale il superamento dell’area pivot 4130-4195, che rappresenta un target intermedio dato da una proiezione di 1,23 dell’onda 1 e 2 del “leading diagonal”.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 dopo stato respinto per 2 volte al ribasso in coincidenza di un’area di ‘overhanging supply’ tra 4130-4195, aveva dato un warning, aprendo la strada ad una correzione più corposa, ma si è improvvisamente fermato tra 3900-3940, creando un nuovo importante supporto, che sarà lo spartiacque tra rialzo e ribasso per i prossimi giorni.

L’indice Nasdaq 100 dopo aver esaurito la fase di rialzo precedente sotto il livello psicologico di 13000 ha iniziato una piccola fase di correzione, con un pullback terminato attorno a 11900, che era l’obiettivo che avevamo indicato nei precedenti report.
Il Sentiment segnale ancora rischio di ribasso
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 55, in moderato ribasso rispetto alla settimana precedente in cui era 59.
Il mercato azionario con il ribasso di fine febbraio ha fatto tornare l’indice di sentiment in una zona di neutralità e i sono ridotti di disappointment in caso di notizie negative improvvise.

La settimana scorsa avevamo segnalato un potenziale incremento della volatilità che si è puntualmente verificato e i presupposti sono per un ulteriore incremento della volatilità anche nella settimana entrante.

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