Il punto saliente di questa settimana è il contrasto tra le divergenze negative di alcuni indicatori tecnici di breve periodo, che non confermano il nuovo massimo segnato dall’indice SP500, fatto senza momentum, e il forte eccesso di ottimismo degli indicatori di sentiment, che sono in una zona di warning.
Il movimento al rialzo di questa settimana ha raggiunto un potenziale target toccando il livello di 4195 e ora non deve andare sotto il pivot point a 4105, che segnalerebbe l’inizio di un nuovo pullback verso 3800-3830.
Rimane comunque valido il target di medio termine a 4300, con possibile estensione a 4400-4500, ma i tempi di raggiungimento del target potrebbero essere spostati in avanti di qualche settimana ai mesi della primavera.
Analisi del trend di lungo termine: il pattern del trend di lungo termine è invariato ormai da più di 2 mesi.
Il trend al ribasso in atto da gennaio 2022 ha visto un’onda A composta da un a-b-c, col minimo del 20 giugno a 3665, una successiva onda B che si è concretizzata con il rialzo estivo fino a 4300.
La susseguente onda C, iniziata da livello di 4300, dovrebbe essere terminata il 13 ottobre col minimo di 3490, che era posizionato in un’area pivot di lungo termine compresa tra 3350-3550.
L’obiettivo del nuovo movimento iniziato dal minimo di 3490 è compreso tra 4300-4500, che è un’area pivot di livello superiore. Per convalidare questa ipotesi, è necessario che venga rispettata l’area pivot tra 3780-3810.
Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: confermiamo ancora una volta l’analisi del trend di medio termine: struttura A-B-C: onda A da 4818 a 3665, da quel livello è scaturito il classico Bear Market Rally, l’onda B, che ha fatto registrare un +17% fino a 4320.
È ormai chiaro che il minimo di 3490 del 13 ottobre è il bottom dell’onda C partita dal massimo di agosto di 4320 dell’indice SP500.
Per i prossimi mesi è probabile una ripresa del trend di lungo termine sotto forma di un movimento diagonale finale dell’indice SP500 nel corso del 2023, che è anche il terzo anno del ciclo Presidenziale USA, quindi tradizionalmente molto positivo.
Per concretizzare questo scenario è fondamentale il superamento dell’area pivot 4130-4175, in tempi ragionevolmente brevi, entro la fine di gennaio-febbraio 2023.
La struttura delle medie mobili e dell’indicatore RSI settimanali sono in miglioramento e sarebbe il caso di dare la spallata decisiva al rialzo per mettere in sicurezza il trend.
Analisi del trend di brevissimo termine: come abbiamo segnalato la settimana scorsa, Sp500 è nel mezzo di un’area di ‘overhanging supply’ tra 4100-4195, perché sono livelli dove molti investitori possono vendere sia per mettere in sicurezza i profitti, sia per il timore di nuove perdite.
Nel brevissimo termine rimangono alcune divergenze negative e se l’indice dovesse scendere sotto il pivot point di 4105, potrebbe iniziare un nuovo pullback al ribasso più profondo di quello precedente, che si era fermato a 3900, e raggiungere il supporto a 3800-3830.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver superato la resistenza rappresentata dalla linea di tendenza discendente e dalla mm di lunghissimo termine, che correvano sovrapposte, ha superato anche la resistenza a 12400, trascinandosi dietro anche l’indice SP500.
Overbought di breve periodo e sentiment eccessivamente ottimista possono però dar luogo ad un pullback con discesa fino a 11900-1200.
Mercati Azionari: il Sentiment in forte eccesso di ottimismo, zona di warning
L’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 76, con un ulteriore rialzo rispetto alla settimana precedente in cui era 69.
Si è accentuato quindi l’eccesso di ottimismo ed è aumentato l’effetto “FOMO (fear of missing out)” come dicono a Wall Street, spinto da ricoperture di vecchie posizioni short e nuovi posizionamenti long degli Hedge Funds.
Questo eccesso di ottimismo espone il mercato azionario ad un rischio di disappointment in caso di notizie negative improvvise, come in parte lo sono stati i dati sul mercato del lavoro di venerdì 3 febbraio.
Riteniamo che il sentiment sia un vero proprio warning che dovrebbe indurre a cautela.

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Mercati Azionari: è necessario più momentum per mettere in sicurezza il trend al rialzo