La quotazione delle azioni Telecom ha beneficiato di una ripresa dopo il profondo rosso dei del primi 9 mesi del 2022. Cerchiamo di capirne le motivazioni.
Telecom Italia S.p.A. (MIL:TIT) è il primo operatore di telecomunicazioni italiano. Il fatturato è ripartito per oltre il 90%, in servizi di telecomunicazione, che includono in servizi di telefonia fissa, di telefonia mobile, di trasmissione dati, di accesso a Internet.
A livello di ripartizione geografica del fatturato, la parte del leone la fa è l’Italia che pesa per 81,5% e in misura minore il Brasile, che pesa per 18,5%.
Il valore di Telecom passa per il successo nella separazione della rete dall’attività commerciale.
Dalle dichiarazioni del CEO di Telecom “Il piano prevede la creazione di entità di business separate (servco e netco) e focalizzate l’una sulle attività dedicate alla fornitura e vendita di servizi alla clientela finale (affari e residenziali) e l’altra sulle attività più prettamente infrastrutturali (sviluppo e manutenzione rete e fornitura servizi wholesale agli altri operatori”.
Recentemente la quotazione Telecom è salita perché la rete è stata oggetto di un’offerta da parte di KKR, che valuta la rete attorno 20 mld, rispetto ad una precedente valutazione di 30 mld fatta da Vivendi, che ricordiamo è il principale azionista di Telecom.
Poi c’è Cassa Depositi e Prestiti che potrebbe entrare nella contesa insieme a qualche fondo di Private Equity.
Il nodo per tutti e l’attribuzione alla Rete della quota di dell’enorme indebitamento di Telecom.
Inizialmente si parlava di una leva Ebitda/Debt attorno a 6,7-6,8, ma i potenziali compratori vorrebbero scendere a 5,5-5,6.
La cessione della rete è inevitabile, perché rappresenta l’unica via di uscita per TIM, che ha un debito quasi doppio rispetto alla media dei cinque principali competitors europei.
Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?
I numeri di bilancio degli ultimi anni avevano determinato un crollo della quotazione Telecom. I miglioramenti per ora sono poco visibili.
Rispetto al terzo trimestre 2021, i ricavi totali sono in crescita dell’1,1% YoY a 4,0 miliardi di euro (-1,4% YoY nel secondo trimestre e -4,5% YoY nel primo), i ricavi da servizi aumentano per il secondo trimestre consecutivo (+3,0% YoY a 3,7 miliardi di euro, +1,0% YoY nel secondo trimestre e -2,5% YoY nel primo trimestre) grazie al contributo positivo sia del Business Domestico sia del Brasile.
L’EBITDA di Gruppo rallenta la decrescita (-6,5% YoY a 1,6 miliardi di euro, -8,5% YoY nel secondo trimestre e -13,3% YoY nel primo trimestre.
Da segnalare una flessione marcata dell’EBITDA organico della Business Unit Domestic (-16,3% YoY), dovuta sia alla riduzione dei ricavi, che alla crescita dei costi operativi (+2,5% rispetto al terzo trimestre 2021), principalmente per un aumento dei costi del personale.
Numeri che evidenziano una crisi operativa che per non vede soluzioni.
Può essere interessante acquistare azioni Telecom in questo momento?
Ai prezzi correnti la quotazione Telecom registra un EV/Ebitda di 5 volte i risultati previsti per il 2023 e poco sotto 5 su quelli previsti per il 2024, livelli alti per un business stagnante.
Il target price medio degli analisti è a $ 67, con un margine di apprezzamento del 13%.
L’elevato indebitamento è un fardello pesante per il bilancio Telecom e solo uno scorporo della rete fatto a valutazioni elevate potrebbe portare un concreto beneficio.
Per il momento non riteniamo interessante acquistare azioni Telecom, perché i rischi legati all’indebitamento prevalgono sui benefici derivanti dall’operazione di scorporo della Rete.
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