Siamo a gennaio ed è arrivato il momento di fare le previsioni per approvvigionamento e prezzi del gas per il 2023.
Nel nostro articolo di inizio settembre https://www.word2invest.com/2022/09/i-piani-di-snam-rete-gas-non-passeremo-linverno-al-freddo/ andando contro il sentir comune, avevamo chiaramente delineato che il ritmo di stoccaggio era di 50 Mln di metri cubi al giorno, in linea con l’obiettivo di riempimento al 90% degli impianti di stoccaggio entro il 30/09 e che, numeri alla mano, le forniture del gas russo sarebbero state facilmente rimpiazzate, senza creare uno shortage di gas per famiglie e imprese.
Il dato più positivo degli ultimi mesi è che a fine 2022 lo stoccaggio si è attestato a quota 84% della capacità totale, contro il 68% di fine 2021.
E questo grazie soprattutto ad una gestione magistrale dei flussi da parte del management di Snam Rete Gas che si è dimostrata un’azienda all’avanguardia nel panorama europeo delle Utilities.
Il risultato positivo è stato possibile non solo grazie al clima mite degli ultimi 3 mesi e dal piano di risparmio dei consumi messo a punto dal Governo Draghi, ma anche dall’abilità nella gestione dei flussi dimostrata proprio da Snam Rete Gas.
I prezzi del Gas Naturale sono crollati al di sotto dei livelli di fine 2021
Anche gli stoccaggi europei si sono posizionati a fine 2022 all’83,5% della capacità di riempimento e quindi a minaccia della Russia di farci passare l’inverno al freddo non si è concretizzata e i prezzi del gas sono crollati ben al di sotto dei livelli precedenti all’inizio dell’invasione dell’Ucraina e le previsioni per il 2023 sono per ulteriori ribassi.
Ora è importante raggiungere l’obiettivo di aumentare la capacità di rigassificazione, che finora si attesta attorno i 15,25 miliardi di metri cubi l’anno.
Il governo ha varato un piano per aumentare la capacità di rigassificazione e Snam ha comprato due navi rigassificatrici da 5 miliardi di capacità ciascuna.
Dopo un tentativo a livello locale di bloccare l’installazione dei rigassificatori per puro scopo elettorale, i lavori di installazione stanno ora procedendo speditamente. Il GNL arriverà da Algeria, Qatar, Israele, Egitto e USA.
Il piano di sostituzione delle forniture di gas dalla Russia procede speditamente
Nella tabella qui sopra si evidenzia il calo delle forniture della Russia dei primi 9 mesi del 2022 (flusso azzerato negli ultimi 3 mesi), la voce da guardare è Tarvisio, cioè la bocca terminale del Gasdotto proveniente dalla Russia: -42%.
Nel nostro articolo di settembre avevamo evidenziato che la Russia ci aveva fornito 29 mld di metri cubi nel corso del 2021 e che per far fronte al blocco totale delle forniture russe ed evitare di passare l’inverno al freddo sarebbero state utilizzate le seguenti fonti di approvvigionamento:
- Attraverso il gasdotto TransMed, che arriva in Sicilia attualmente arrivano in Italia circa 22 miliardi di metri cubi, ma la capacità è di 32 mld. L’accordo stipulato tra l’azienda nazionale Sonatrach e l’italiana Eni farà aumentare il flusso di altri 3-4 miliardi di metri cubi. Differenza 4 mld
- Dal gasdotto TAP arriveranno 12-13 mld di metri cubi contro gli 8 scarsi del 2021. Differenza 5 mld
- Dai 3 rigassificatori già in funzione sono arrivati 9,8 mld di metri cubi nel 2021, portandoli a piena capacità si arriverà a 15 mld. Differenza 5 mld.
- Utilizzo dei depositi di stoccaggio: della capacità di 17,5 mld di metri cubi potranno essere utilizzati 11 mld (ne rimangono 4 mld che sono riserve strategiche). Differenza 11 mld
- Piano di risparmio varato dal Ministero della Transizione ecologica 6,6 mld di metri cubi. Differenza 6,6 mld
Il risultato eccezionale è che il dato che era più opinabile, cioè i 6,6 mld del piano di risparmio è già stato praticamente raggiunto a metà inverno.
Sulla base dei dati di disponibili, il consumo di gas nel quarto trimestre 2022 è stato di circa 16,9 miliardi di metri cubi, 5,6 miliardi di metri cubi in meno rispetto ai 22,5 miliardi del quarto trimestre 2021.
Una buona parte di questo risultato è stato imputabile alla minore domanda industriale e alla progressiva diversificazione verso combustibili alternativi al gas naturale.
Nelle previsioni riguardanti il gas per il 2023, va considerato che il rallentamento economico a livello mondiale ha ridotto la domanda anche in Italia e il settore industriale che nel 2021 aveva assorbito circa 12 mld di metri cubi, dovrebbe registrare minori consumi per circa 2 mld di metri cubi.
Quale può essere l’investimento migliore nel settore del gas in questo momento?
I prezzi del gas rimarranno volatili, anche se le previsioni per il 2023 sono verso un ulteriore ribasso.
Il migliore investimento nel settore del gas è ancora l’acquisto di azioni Snam Rete gas, un’azienda strategica per il futuro.
Ai prezzi correnti le azioni Snam Rete Gas quotano ad un Ev/Ebitda di 13,6 volte i risultati attesi per il 2023 e 13,1 quelli per il 2024, mentre il target price medio previsto dagli analisti è a 5,4, 6% inferiore ai prezzi correnti.
Il dividend yield è al 5,95% con un premio di quasi 200 basis point sul tasso del BTP a 10 anni.
Come abbiamo scritto nel nostro articolo di settembre “il punto di forza delle azioni Snam Rete Gas è la stabilità del business e la centralità rispetto ai fabbisogni energetici italiani, insieme ad una crescita stimata ad un CAGR di 4,5% in base al piano industriale”.
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