Mercati Azionari: Aumento della volatilità in vista dopo un periodo stagnante

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

In settimana abbiamo assistito ad un altro tentativo di pullback sui mercati azionari, ma anche questo è durato un paio di giorni, poi ci sono state le ricoperture in vista della settimana entrante che si preannuncia densa di avvenimenti, con le riunioni della FED della BCE e i dati sui prezzi al consumo negli USA.

Continuiamo ad aspettarci un ampio pullback fino a 3700-3800 prima che il mercato possa spingersi fino 4300.

Dalle banche centrali potrebbe arrivare qualche spiraglio positivo, ma il rally degli ultimi due mesi, dal minimo di 3490 del 13 ottobre, dovrebbe aver scontato un moderato allentamento della pressione al rialzo dei tassi.

Il punto chiave saranno le decisioni in tema di Quantitative Tightening, perché i mercati finanziari sono come un veicolo che bisogno di benzina per far girare il motore a scoppio e la liquidità iniettata dalle banche centrali è come il pieno di carburante alla stazione di servizio.

In questo momento la liquidità è molto tirata perché pesa il QT della FED, a cui si potrebbe aggiungere quello della BCE.

Analisi del trend di lungo termine: Il pattern del trend di lungo termine è il seguente: Onda A composta da un a-b-c, col minimo del 20 giugno a 3665, è stato raggiunto un target dell’onda c, pari 1,23 volte l’onda A, successiva onda B che si è concretizzata con il rialzo estivo fino a 4300.

La susseguente onda C, iniziata da livello di 4300, dovrebbe essere terminata il 13 ottobre col minimo di 3490, che era posizionato in un area pivot di lungo termine compresa tra 3350-3550.

Per un analisi più dettagliata, ricordiamo il nostro articolo del 10 ottobre scorso https://www.word2invest.com/2022/10/mercati-azionari-usa-lora-piu-buia-e-poco-prima-dellalba-stay-sober-and-buy-in-october/

Mercati Azionari: in che stadio del trend ci troviamo?

Analisi del trend di medio termine: confermiamo l’analisi del trend di medio: struttura A-B-C: onda A da 4818 a 3665, da quel livello è scaturito il classico Bear Market Rally, l’onda B, che ha fatto registrare un +17% fino a 4320.

È ormai chiaro che il minimo di 3490 del 13 ottobre è il bottom dell’onda C partita dal massimo di agosto di 4320 dell’indice SP500.

Per i prossimi mesi è probabile una ripresa del trend di lungo termine sotto forma di un movimento diagonale finale dell’indice SP500 nel corso del 2023, che è anche il terzo anno del ciclo Presidenziale USA, quindi tradizionalmente molto positivo.

Per concretizzare questo scenario è fondamentale il superamento dell’area pivot 4130-4175, in tempi ragionevolmente brevi, entro la fine di gennaio 2023.

Analisi del trend di brevissimo termine: Sp500 ha probabilmente formato un’area di top allargata di breve termine, dove l’area 4025-4085 è la prima fascia di resistenza, anche se ci potrebbe essere un’estensione di un ulteriore 1-2%, mentre il livello 3910-3920 è il supporto (e linea del collo di un testa e spalle al ribasso).

Dal posizionamento degli indicatori, sembra sia già iniziata una piccola fase di distribuzione e il successivo movimento al ribasso rappresenterà la fase ‘viva’ della correzione, puntando verso l’area pivot 3700-3800.

Anche l’indice Nasdaq 100 rimane al di sotto delle importanti resistenze rappresentate sia dalla mm di lungo termine, sia dalla linea del trend al ribasso di medio termine, che praticamente si sovrappongono, diventando ancora più significativi.

Per il momento il rally degli ultimi due mesi non ha una struttura che somigli all’inizio di un nuovo trend rialzista di medio termine.

Mercati Azionari: il Sentiment di breve termine segnala ancora un eccesso di ottimismo

Il livello attuale di sentiment, come misurato dall’indicatore CNN Fear & Greed index, dopo aver toccato il livello di 69 il 30 novembre, subito dopo le parole di Powell, è ora sceso a 54, ma anche siamo tornati ad un livello più neutrale, gli effetti del precedente eccesso di ottimismo possono ancora farsi sentire.

In ogni modo, il sentiment non è più di supporto per il trend al rialzo e c’è il rischio che il mercato possa reagire negativamente ad ogni disappointment.

Indicatore CNN Fear & Greed
Indicatore CNN Fear & Greed

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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