John Elkann è deciso a fermare la voragine di bilancio della Juventus

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

John Elkann, soprannominato Yaki, non ci sta a continuare a perdere, non è nel suo stile ed è quindi intervenuto pesantemente nella gestione della Juventus.

Personaggio molto poco incline alle dichiarazioni e alle interviste, con uno stile più simile a quello di Enrico Cuccia che a quello esuberante e carismatico del nonno Gianni Agnelli, che lo aveva designato a capo della Exor, holding dei principali investimenti della famiglia Agnelli.

Elkann parla poco, ma le sue parole non lasciano molti spazi alla fantasia, i fatti ancora meno: si cambia pagina.

Come avevamo scritto nel nostro articolo del 23 settembre ( https://www.word2invest.com/2022/09/quanto-e-tutto-nero-e-il-momento-di-comprare-azioni-juventus/La Juventus necessita di una profonda ristrutturazione che porti i costi ad essere in linea con gli attuali ricavi, in modo che le risorse fornite dall’azionista di maggioranza Exor non vengano sistematicamente bruciate dal cash flow negativo. Per andar meglio, le cose devono andar peggio, in modo da provocare un completo ricambio del management sia a livello di direzione sportiva che di direzione societaria e solo allora la ‘Vecchia Signora’ risorgerà dalle sue ceneri come un’araba fenice

Dimissioni del CDA e nuovo management sportivo e societario

Il consiglio di amministrazione si è dimesso in toto sotto la spinta dell’indagine Prisma, guidata da un anno da un pool di magistrati, tra cui il Procuratore aggiunto Marco Gianolio, che già aveva indagato sui fatti Juventus (MIL:JUVE) nel 2006 per l’ipotesi di reato difalso in bilancio.

Non ci esprimiamo su questo punto perché c’è un’indagine in corso.

Il nuovo amministratore delegato, Gianluca Ferrero, storico commercialista del gruppo FIAT e uomo di fiducia di Elkann, ha avuto mandato dall’azionista Exor di voltare pagina rimettere a posto il bilancio.

Gianluca Ferrero ha nominato l’allenatore Allegri, che sembrava dover esser il solito capro espiatorio all’italiana del caos societario, “super manager” dell’area sportiva, che gestirà insieme a Cherubini.

Quest’ultima decisione forse non piacerà al mondo dei fan della Juventus, ma è una decisione che va nel solco di ottimizzare le risorse economiche, poi forse Allegri cercherà un allenatore giovane che lo coadiuvi, ma al momento questa non è la priorità dell’azionista Exor, che alla fine è quello che paga i conti.

Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?

Questi sono i numeri rivisti dal nuovo management nella riunione del consiglio di amministrazione del 2 dicembre scorso.

Come avevamo già evidenziato nel nostro articolo del 23 settembre (https://www.word2invest.com/2022/09/quanto-e-tutto-nero-e-il-momento-di-comprare-azioni-juventus/)  i numeri sono spaventosi e Exor ha dovuto metter sul piatto 700 mln di euro in 3 anni per tenere in piedi la baracca.

Nel febbraio 2019 la società aveva dovuto lanciare un bond da 175 milioni, finalizzato a ristrutturare il debito, poi nel dicembre 2020 un aumento di capitale da 300 milioni di euro (sottoscritto da Exor per 191 milioni) e infine nel dicembre 2021 la Juventus ha dovuto effettuare un aumento di capitale di 400 mln di euro (di cui 255 mln sottoscritti da Exor).

È evidente che Exor non sia più intenzionata a ripetere pesanti investimenti per tenere a galla la Juventus.

Il problema è tutto nella gestione industriale dell’azienda Juventus che non riesce a trovare un’efficienza operativa, dato evidente dai dai 255 mln di euro di free cash flow negativo.

Che poi le plusvalenze con cui ha copertura le perdite operative fossero lecite o illecite lo deciderà il giudice, ma quello che conta per una valutazione di un’azienda è la capacità di generare reddito operativo.

Conviene comprare azioni Juventus dopo il ribasso degli ultimi mesi?

Per il momento John Elkann ha smentito le voci di un ulteriore aumento di capitale, ma è perfettamente normale che prima di pensare ad un aumento di capitale, sia necessario elaborare un nuovo piano industriale, dopo sarà necessario trovare le risorse per finanziare il rilancio.

L’amministratore delegato Ferrero e il direttore generale Scanavino avranno molto da fare per trovare il bandolo della matassa, ma la strada è segnata “no more free lunches” come dicono gli americani, la gestione operativa deve essere in attivo.

In attesa di un nuovo piano industriale, le azioni Juventus saranno condizionate anche dall’evoluzione delle vicende giudiziarie e per questo motivo non riteniamo opportuno al momento acquistare azioni Juventus.

Riteniamo però che la decisione di voltare pagina senza guardare in faccia a nessuno, sia stata la scelta giusta di John Elkann.

Voci si rincorrono come sempre, sia di una possibile OPA totalitaria per riportare la Juventus interamente dentro EXOR e gestirne il rilancio, sia di una possibile vendita a qualche gruppo internazionale.

A nostro avviso, entrambe le voci sono poco fondate e non hanno senso per EXOR in questo momento, perché la priorità è risanare i conti, poi si deciderà la strategia.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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