Le problematiche legate all’inquinamento atmosferico e al climate change spingono gli investimenti in Etf sull’energia pulita.
Nel 2022, malgrado i problemi derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina, l’industria delle energie rinnovabili ha continuato il suo percorso di sviluppo, grazie anche ai rapidi miglioramenti tecnologici come la maggiore capacità di stoccaggio delle batterie.
È vero però che hanno pesato difficoltà di approvvigionamento, l’aumento dei costi di spedizione e l’aumento dei prezzi dei prodotti principali, ma l’aumento dei prezzi delle fonti di energia fossili sono stati ancora più alti; quindi, è aumentata la competitività delle energie rinnovabili.
Come si può vedere dal grafico sovrastante, la percentuale di utilizzo di Clean Energy nel riscaldamento delle abitazioni varia parecchio da Paese a Paese , ma complessivamente siamo ancora molto lontani dai target ambiziosi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica
Il futuro è sempre più green, conviene investire in un ETF sull’energia pulita?
Sempre più città, stati e servizi pubblici si sono attrezzati per incrementare l’utilizzo di energia pulita, perché la preoccupazione per il cambiamento climatico e il sostegno alle considerazioni ambientali e sociali crescono sempre di più.
Finora il settore Clean Energy si è in gran parte concentrato su solare ed eolico, ma stanno aumentando gli investimenti in tecnologie emergenti come l’idrogeno verde, le batterie avanzate e altre forme di stoccaggio a lunga durata.
Lo sviluppo di quest’ultime due tecnologie è fondamentale per produzione e lo stoccaggio di energia elettrica a zero emissioni di carbonio e stoccaggio di elettricità stagionale a lungo termine.
Nell’ETF sull’energia pulita sono presenti anche alcuni tra i principali fornitori di energia elettrica, sia per le fonti rinnovabili utilizzate, sia per l’importanza cruciale della rete elettrica.
Un altro importante megatrend è lo sviluppo della rete di trasmissione.
Per incrementare l’utilizzo di Clean Energy è fondamentale collegare sempre maggiori capacità di energia rinnovabile, ma spesso sono situate in luoghi remoti e per arrivare ai centri di consumo di elettricità necessitano di collegamento con la rete elettrica principale.
Può essere interessante in questo momento investire su un ETF sull’energia pulita?
Malgrado il recente rialzo, gli ETF sull’energia pulita sono molti distanti rispetto ai massimi storici del 2020 e in un contesto forti investimenti sulle energie rinnovabili nell’economia reale, rappresentano un megatrend per gli anni a venire.
L’ETF più importante sulla Global Clean Energy è l’IShares Global Clean Energy ETF, ISIN IE00B1XNHC34.
All’interno dell’ETF sono presenti azioni di aziende che producono pannelli solari e fotovoltaici, pale e turbine per l’energia eolica e azioni di aziende che producono e commercializzano energia elettrica, come Enel e Verbund, che hanno una quota importante della produzione derivante da energia pulita.
Molte azioni all’interno dell’IShares Global Clean Energy ETF sono sensibili ai tassi di interesse, come le utilities e la recente discesa dei tassi di interesse sui titoli obbligazionari a lungo termine sta aiutando il settore.
Riteniamo che un ETF sull’energia pulita possa essere un investimento interessante in questo momento, soprattutto in un ottica di medio lungo termine.
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