Alla vigilia di una forte recessione che sta interessando il Regno Unito, la nuova manovra economica pensata dalle alte sfere del governo porteranno delle novità che non piaceranno ai cittadini inglesi. In via generale si sta optando per un taglio della spesa pubblica ed un aumento delle tasse per circa 55 miliardi di sterline potenziali. Secondo l’attuale Primo Ministro Truss questa è la strada che deve essere percorsa per poter risollevare le sorti dell’economia inglese ed evitare una forte e duratura recessione causata dall’inflazione. Questo piano è stato presentato dal ministro delle Finanze e cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt, dichiarando che il piano di bilancio prevedesse un aumento delle tasse, senza giri di parole e dritto al punto.
Manovra Economica Inglese, Le Novità Non Convincono Il Partito Dei Tory
Hunt afferma che la manovra economica nel suo complesso apporterà si delle novità sul piano fiscale, ma l’aumento sarà di circa l’1%, nel tentativo di rassicurare i Tory. Ma quest’ultimo si dichiara subito non favorevole al piano fiscale del gruppo laburista. Infatti sostengono che questo piano caricherebbe di eccessivi debiti le generazioni future. Entrando nel dettaglio, i tagli alla spesa pubblica saranno di circa 30 miliardi di sterline e un maggior carico fiscale per un ammontare di 25 miliardi di sterline. L’aliquota massima, pari al 45%, non partirà dalla soglia di 150.000 sterline, ma da 125.000 sterline
La Manovra Economica Non Esaurisce Qui Le Novità…
Hunt utilizza tutti gli strumenti a disposizione per far entrare il maggior ammontare nelle casse dello Stato. L’esenzione dal bollo per le macchine elettriche terminerà nell’aprile del 2025 e le soglie massime delle imposte sui redditi, dell’assicurazione sanitaria e della tassa di successione saranno congelate fino all’aprile del 2028. La soglia utile per rendere i dividendi tassabili passerà da 2.000 sterline a 1.000 sterline dal 2023, fino ad arrivare a 500 nel 2024. La manovra economica introduce novità anche per le società energetiche. Da gennaio 2023 al 28 marzo l’imposizione sui profitti delle società energetiche passerà dal 25% al 35% ed una tassa temporanea per i generatori energetici del 45%. Da queste decisioni, il governo punta a raccogliere circa 14 miliardi di sterline.
Previsioni Post Manovra Economica, Novità Dall’OBR
L’ufficio che si occupa delle previsioni del PIL nazione, l’Office for Budget Responsibility, stima un deficit nel 2022 del 7,1% rispetto al PIL, maggiore rispetto al 3,9% previsto a marzo. Nel 2023 questo macro-indicatore scenderà al 5,5% del PIL, in peggioramento rispetto a quello precedentemente stimato pari al 3,6%. Nel 2027 il deficit dovrebbe calare al 2,4%. Brutte notizie per il PIL, per il quale Hunt prevede un calo dell’1,4% nel corso del 2023, per poi crescere nel 2024. Dando uno sguardo ai dati sul PIL, nel 2022 la crescita dovrebbe essere del 4,2%; nel 2023 ci sarà la contrazione dell’1,4% e nel 2024 il PIL dovrebbe crescere dell’1,3%. Dal 2025 la situazione predittiva dovrebbe migliorare, con un +2,6% rispetto al +1,8% precedentemente previsto. nel 2026 si stima una crescita del 2,7% contro la precedente percentuale dell’1,7%.
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