È stato un anno terribile per gli investitori di Netflix, con un’improvvisa perdita di abbonati a pagamento che ha polverizzato il valore delle azioni Netflix, che hanno perso oltre il 60% dall’inizio dell’anno.
Per porre riparo all’emorragia di nuovi abbonati, Netflix (Nasdaq:NFLX) ad inizio anno ha annunciato un piano di abbonamento supportato dalla pubblicità.
Il piano, inizialmente previsto 2023, potrebbe essere lanciato già il 1° novembre. La stima per ora è di 4,4 milioni di abbonati entro la fine dell’anno.
È un punto molto critico per Netflix che si trova ad un bivio. Un piano supportato dalla pubblicità potrebbe arrivare a generare 2,65 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie entro il 2026 grazie a una solida base di abbonati di 22 milioni, come stimano alcuni analisti, ma dall’altro lato si snatura il business model iniziale che gli aveva consentito il grande successo.
Le stime suggeriscono che Netflix potrebbe prezzare il nuovo piano tra $ 7 e $ 9 al mese, rispetto al piano più popolare dell’azienda, che costa $ 15,49 al mese.
Una scelta che devia dal business model originale

A questo punto molti utenti sono stanchi dei regolari aumenti dei prezzi dell’azienda e stanno uscendo dalla piattaforma e se la virata verso la pubblicità non dovesse consentire a Netflix di ripristinare la crescita degli abbonati, il valore delle azioni Netflix potrebbe tranquillamente perdere un altro 50% dai livelli attuali.
A favore del piano con la pubblicità c’è il fatto che con un consumo di tempo elevato degli utenti nella piattaforma di Netflix, l’azienda ha un solido appeal per coinvolgere gli inserzionisti digitali, un mercato stimato in 180 miliardi di dollari nel 2022 e destinato a salire a $ 318 miliardi entro il 2027.
Insomma “the name of the game” è la crescita: allo stato attuale gli analisti prevedono attualmente una crescita annua di Netflix in rallentamento all’8,8%, troppo bassa rispetto per giustificare il valore di Netflix ai suoi multipli di mercato.
Se anche il piano di abbonamento con pubblicità non dovesse funzionare, il mercato la declasserebbe definitivamente a “falling star”, una sorta di Blackberry del video streaming.
A luglio Netflix ha riportato risultati deludenti rispetto alle attese, a causa della fortissima competizione del settore, dove sono entrati prepotentemente colossi some Amazon con Prime Video e Disney con Discovery+, quindi da ora in poi non sono più possibili mosse false.
Può essere una scommessa interessante comprare azioni Netflix in questo momento?
La scommessa per Netflix è dimostrare di essere in grado riportare la crescita in modo sostenibile i ricavi del 20% CAGR attraverso una combinazione di aumenti di prezzo, aumenti del numero di abbonati e incassi dal nuovo piano con la pubblicità.
Il mercato farà particolare attenzione al Free Cash-Flow che ormai è un dato molto importante in questa fase dell’evoluzione.
Ai prezzi correnti di mercato Netflix ha un Price/Sales Forward di circa 3 volte, mentre il P/E forward sugli utili attesi per il 2023 è di circa 21 che va a scendere a 17,5 sugli utili attesi per il 2024, valutazioni richiedono una crescita come abbiamo detto attorno al 20%, pena un ulteriore calo delle azioni.
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