Opzioni, Sentiment e spread sugli High yield segnalano una continuazione del ribasso dell’indice SP500

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

La settimana scorsa avevamo segnalato che uno dei motivi tecnici della ripresa del ribasso è stato il posizionamento degli investitori che si erano nuovamente riempiti di posizioni long al rialzo, sia a fisso, sia tramite opzioni.

Questo posizionamento troppo long ha condizionato anche il fine mese, perché il window dressing è stato fatto vendendo le posizioni long.

Per ora la discesa è abbastanza controllata, senza eccessi vistosi e senza che sia ancora formato un eccesso di pessimismo.

Questa configurazione ancora ribassista è confermata anche dal mercato dei derivati che sta prezzando ancora una continuazione del ribasso.

Siamo attualmente ancora in un range neutro tra 4200 a 3850, livelli entro i quali gli operatori short di gamma non debbono effettuare operazioni di copertura importanti.

Analisi del trend di lungo termine: Nulla è cambiato e vale la pena di ribadire quanto scritto la settimana scorsa. Tipica struttura A-B-C ribassista.

Col minimo del 20 giugno, è stato raggiunto un target dell’onda C, che toccando 3665 è praticamente arrivata all’estensione di 1,23 volte l’onda A.

Essendo terminata l’onda correttiva A-B.C, il rialzo estivo fino a 4300 potrebbe aver configurato anche una nuova B wave di un A-B-C multiplo.

Da 4300 dovrebbe essere iniziata una nuova e conclusiva onda C. Come abbiamo sottolineato nei report precedenti, la tempistica media di un trend al ribasso e la stagionalità indicherebbero settembre – ottobre come punti di svolta.

A fine ottobre ci sono anche le elezioni di Mid Term negli U.S.A. che spesso coincidono con un minimo del mercato azionario.

Un altro dato statistico rilevante da ricordare bene è che l’indice Sp500 negli ultimi 80 anni non ha mai chiuso negativo il terzo anno del mandato Presidenziale (il 2023 è il terzo anno di Biden) e la performance media è + 18%.

Quindi un nuovo ribasso in autunno potrebbe poi essere seguito da una ripresa più consistente nel 2023.

In che stadio del trend ci troviamo?

Analisi del trend di medio termine: il punto di riferimento è il massimo storico a 4818: dopo una violenta discesa fino a 4030, il rimbalzo fino al livello di 4635 dei primi aprile è stata la B wave di una formazione più grande A-B-C.

L’onda C toccando un minimo a 3650, ha raggiunto l’estensione di 1,23 volte rispetto alla A.

Da quel livello è scaturito il classico Bear Market Rally che ha fatto registrare un +17% fino a 4320.

Da qui è iniziata una nuova onda C, che dovrebbe essere quella conclusiva e potrebbe terminare con un nuovo minimo attorno 3400 dell’indice SP500 oppure con un double dip attorno a 3700.

Al momento sembra più probabile il nuovo minimo a 3400.

Analisi del trend di brevissimo termine: Le medie mobili sul chart orario continuano ad incrociate al ribasso.

Oltre all’incrocio delle medie mobili vanno evidenziati ben 2 Head & Shoulders ribassisti, uno più piccolo che avevamo segnalato già la settimana scorsa e uno più ampio, il cui obiettivo era 3900, livello raggiunto il 01/09.

Il rimbalzo è durato solo 24 ore perché non era supporto da eccessi importanti di pessimismo, ma è stato piuttosto una semplice chiusura di posizioni prima del long weekend che precedeva il labour day di lunedì 5 settembre.

L’indice Nasdaq100 ha ripreso pienamente il trend ribassista di medio termine, ritornando ad essere l’anello più debole in questa fase di forte contrazione dei P/E, infatti tra i tioli più penalizzati della settimana troviamo Nvidia che aveva ancora valutazioni decisamente elevate in questo contesto. In questa fase basta un minimo disappointment per dare forza al ribasso.

Sentiment sempre abbastanza neutro: nessun ostacolo al trend ribassista

Il livello attuale di sentiment, come misurato dall’indicatore CNN Fear & Greed index a 41, rimane in territorio neutro/moderatamente negativo e non è in grado di ostacolare trend di medio termine al ribasso. Un segnale negativo arriva poi dai nuovi massimi dello spread degli High Yield rispetto ai Treasury Bonds.

Indicatore CNN Fear & Greed

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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