Home News Mercato obbligazionario europeo: il Bund 10yr tornerà ad essere un bene rifugio?

Mercato obbligazionario europeo: il Bund 10yr tornerà ad essere un bene rifugio?

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Fonte: sito BCE
Fonte: sito BCE

Sul mercato obbligazionario europeo, BTP, Bund soprattutto, è piombata giovedì scorso la decisione della Banca Centrale Europea di aumentare il tasso di interesse di 75 punti base, portando il tasso di deposito di riferimento allo 0,75%, passando da livello prevalente altamente accomodante dei tassi politici verso livelli più restrittivi, per riportare il corso dell’inflazione all’obiettivo a medio termine del 2%.

La BCE prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, perché l’inflazione rimane troppo alta ed è probabile che rimanga al di sopra di un periodo prolungato.

Le nuove aspettative di inflazione comunicate giovedì prevedono un’inflazione media dell’8,1% nel 2022, del 5,5% nel 2023, per poi rientrare verso il target nel 2024 con un 2,3%.

Perché c’è stato un crollo del BTP e Bund e del mercato obbligazionario europeo a lungo termine?

Il mercato obbligazionario europeo aveva in gran parte prezzato un aumento di 75 punti base, ma il vero rischio, non ancora completamente incorporato nei prezzi di mercato, è la riduzione del balance sheet della BCE attraverso il c.d. QT, quantitative tightening, cioè la vendita dei titoli di stato attualmente in portafoglio alla BCE, seguendo le mosse di quanto sta già facendo la FED negli U.S.A.

Un articolo del Financial Times di giovedì pomeriggio, che paventava la decisione di iniziare il QT nel prossimo meeting di ottobre, ha gettato nel panico il mercato obbligazionario europeo, Bund compreso, e il perché è facile intuirlo dal grafico sottostante.

La BCE, che stabilisce la politica monetaria per i 19 Paesi che adottano l’EURO, aveva mantenuto tassi in territorio negativo dal 2014 e acquistato massicciamente titoli di stato dei Paesi membri, nel tentativo di stimolare la spesa e combattere la bassa inflazione.

Il QT sarebbe sicuramente efficace contro l’inflazione, ma rischierebbe di mandare in recessione l’economia dell’UE.

Il prodotto interno lordo in tutta la zona euro è aumentato dello 0,8% nel secondo trimestre, tuttavia, molti analisti affermano che una recessione della zona euro è quasi inevitabile nei prossimi mesi poiché il potere di spesa dei consumatori viene spremuto e le aziende hanno difficoltà a trasmettere costi di input più elevati.

Lagarde ha affermato che le prospettive di base del blocco erano per una crescita del PIL del 3,1% per il 2022, 0,9% per il 2023 e l’1,9% per il 2024, evitando una recessione.

Ma il suo scenario al ribasso, tenendo conto dei rischi, tra cui un completo chiusura dell’energia russa al resto dell’Europa e del razionamento, è stata per una crescita del 2,9% nel 2022, lo 0,9% di contrazione nel 2023 e la crescita dell’1,9% nel 2024.

Perché il rialzo dei tassi e il QT favoriscono il Bund 10yr nel comparto obbligazionario?

Gli aumenti dei tassi aumenteranno determineranno inevitabilmente un aumento dei costi di finanziamento del debito dei paesi periferici e rendono più restrittive le condizioni finanziarie di mercato, tanto da rendere più profonda la già probabile recessione ha aggiunto.

Dopo un assestamento dovuto alla nuova politica monetaria decisa giovedì’ scorso, che ha colpito tutti i titoli obbligazionari europei senza particolari distinzioni, è probabile un ritorno di interesse verso il Bund 10yr come bene rifugio, all’interno del comparto obbligazionario visto che con un rendimento di circa 1,8% è ormai a contatto con il target di inflazione di medio lungo termine della BCE, Il QT colpirebbe particolarmente i Paesi periferici e favorirebbe di conseguenza il Bund 10yr

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