I piani di Snam Rete Gas: non passeremo l’inverno al freddo

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nel nostro articolo di inizio giugno https://www.word2invest.com/2022/06/gas-passeremo-linverno-al-freddo-le-mosse-del-governo-draghi/ avevamo delineato la strategia di Draghi per diversificare le fonti di approvvigionamento e ovviare al probabile stop delle forniture russe durante l’inverno 2022-2023.

Da allora l’evoluzione è sostanzialmente in linea con le nostre previsioni, ma è arrivato il momento dello stop delle forniture di gas russe attraverso il gasdotto Nord Stream ed è quindi necessario fare chiarezza su come effettivamente si potrà approvvigionare di gas l’Italia durante il semestre 30 settembre -30 marzo.

Intanto un dato di fatto molto importante è che continua a pieno ritmo lo stoccaggio, nonostante lo stop del Nord Stream.

Snam Rete Gas gestisce una capacità di stoccaggio di 17,5 mld di metri cubi (di cui 4,5 sono riserve strategiche e depositi ora sono pieni all’84%.

L’obiettivo del governo è di arrivare al 90% entro ottobre. Il ritmo di stoccaggio è attualmente di 50 Mln di metri cubi al giorno, in linea con l’obiettivo di riempimento al 90% degli impianti di stoccaggio entro il 30/09.

I depositi sono ex pozzi di estrazione ora esauriti e coprono complessivamente circa il 20% del fabbisogno annuale di gas dell’Italia che nel 2021 ha toccato i 76 miliardi di metri cubi (Fonte: Corriere).

Facciamo parlare i numeri:

La Russia, che fino al 2021 era il nostro primo fornitore e che minaccia di farci passare l’inverno al freddo, ora è già scivolata al terzo posto dopo l’Algeria e l’Azerbaijan.

L’Italia riceve gas dalla Norvegia dai gasdotti del Nord Europa attraverso Passo Gries in Piemonte, dall’Azerbaijan attraverso Tap in Puglia, dall’Algeria attraverso il gasdotto Transmed in Sicilia a Mazara del Vallo, dalla Libia attraverso il gasdotto che arriva a Gela, mentre il 90% del gas Russo arriva da Tarvisio.

Poi ci sono anche i tre rigassificatori, che trasformano gas naturale liquefatto in metano (Fonte: Corriere).

Attualmente il nostro Paese ha una capacità di rigassificazione di oltre 15,25 miliardi di metri cubi l’anno. Il governo ha varato un piano per aumentare la capacità di rigassificazione e Snam ha comprato due navi rigassificatrici da 5 miliardi di capacità ciascuna.

Il GNL arriverà da Algeria, Qatar, Israele, Egitto e U.S.A.

La Russia non fornirà più gas ai Paesi Europei: come verrà rimpiazzata la sua quota in Italia?

La Russia ci ha fornito 29 mld di metri cubi nel corso del 2021. Per far fronte al blocco totale delle forniture russe ed evitare di passare l’inverno al freddo verranno utilizzate le seguenti fonti di approvvigionamento:

  1. Attraverso il gasdotto Transmed, che arriva in Sicilia attualmente arrivano in Italia circa 22 miliardi di metri cubi, ma la capacità è di 32 mld. L’accordo stipulato tra l’azienda nazionale Sonatrach e l’italiana Eni farà aumentare il flusso di altri 3-4 miliardi di metri cubi. Differenza 4 mld
  2. Dal gasdotto TAP arriveranno 12-13 mld di metri cubi contro gli 8 scarsi del 2021. Differenza 5 mld
  3. Dai 3 rigassificatori già in funzione sono arrivati 9,8 mld di metri cubi nel 2021, portandoli a piena capacità si arriverà a 15 mld. Differenza 5 mld.
  4. Utilizzo dei depositi di stoccaggio: della capacità di 17,5 mld di metri cubi potranno essere utilizzati 11 mld (ne rimangono 4 mld che sono riserve strategiche). Differenza 11 mld
  5. Piano di risparmio varato dal Ministero della Transizione ecologica 6,6 mld di metri cubi. Differenza 6,6 mld

In base queste proiezioni siamo a esattamente 31,6 mld di metri cubi contro un volume di gas russo nel 2021 di 29 mld di metri cubi.

Sono opinabili i 6,6 mld del piano di risparmio? Certamente, allora ne consideriamo solo 3. Però bisogna considerare che la Norvegia, di cui non disponiamo dati certi su nuove forniture, nel 2021 ci ha fornito solo 1,9 mld di metri cubi contro una media 5,5 mld nel triennio 2018-2020 e può ritornare al suo volume medio di forniture, fornendoci 3 mld in più.

Last but not the least, negli ultimi 12 mesi il PIL italiano è cresciuto del 4,7%, mentre le più rosee previsioni per i prossimi 12 mesi parlano di un incremento di solo +0,9%, per cui bisogna considerare anche una riduzione del consumo di gas dal settore industriale che nel 2021 ha assorbito circa 12 mld di metri cubi.

Da questa voce possiamo considerare minor consumi per circa 2 mld di metri cubi.

Snam Rete Gas è un’azienda strategica su cui investire

Ai prezzi correnti le azioni Snam Rete Gas (MIL:SRG) quotano ad un Ev/Ebitda di 13,6 volte i risultati attesi per il 2023 e 13,1 quelli per il 2024, mentre il target price medio previsto dagli analisti è a 5,4, 10% inferiore ai prezzi correnti.

Il dividend yield è al 5,95% con un premio di 230 basis point sul tasso del BTP a 10 anni. Il punto di forza delle azioni Snam Rete Gas è la stabilità del business e la centralità rispetto ai fabbisogni energetici italiani, insieme ad una crescita stimata ad un CAGR di 4,5% in base al piano industriale.

Interessante anche il dividendo, anche se meno competitivo con i titoli di stato a causa dei rialzi dei tassi sulla parte lunga della curva dei Le azioni Snam Rete Gas sono tornate ad essere interessanti dopo il ribasso degli ultimi 2 mesi, perché in una fase di mercato caratterizzata da forte volatilità possono ancora essere premiate dal “fly to quality” degli investitori.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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