L’ETF sull’argento continua a scendere settimana dopo settimana. Il future di riferimento sull’Argento è sceso questa settimana sotto i $ 18 l’oncia per la prima volta da giugno 2020, dopo essere stato scambiato vicino a $ 27 a marzo.
La motivazione che viene addotta è che, rispetto all’oro, l’argento ha estesi usi industriali, tanto che si arriva ad utilizzare fino al 50% della produzione in settori come l’elettronica e i pannelli solari.
a paura di un rallentamento economico globale sta facendo scendere i prezzi dell’argento, ma pesano anche le pressioni derivanti dall’aumento dei tassi di interesse e dall’aumento del dollaro che in questo momento batte i lingotti sia d’oro che d’argento come bene rifugio.
L’oro è in calo di circa il 6% in dollar terms quest’anno, mentre il calo dell’argento è del 23%, molto più simile al calo del 21% del rame, che normalmente è considerato come parametro di riferimento dei metalli industriali.
Il ribasso di argento e rame, come di altri metalli industriali quali zinco e alluminio, potrebbe però trovare un supporto, anche perché le fonderie stanno riducendo la loro capacità produttiva a causa degli elevati costi energetici e degli alti tassi di interesse per finanziare il capitale circolante.
I prezzi dell’argento sono probabilmente vicini ad una vera e propria capitulation.
Siamo a contatto col precedente range di consolidamento compreso tra $ 16,50 e 18,50 e potremmo essere in una fase di bottoming, anche se questa non sarà questione di giorni, quanto piuttosto di settimane.
Perché può essere interessante cominciare acquistare ETF sull’argento
Uno dei dati più interessanti nell’immediato futuro dell’ETF sull’argento è che gli speculatori, gli hedge fund e i piccoli investitori nel mercato dei futures sono pesantemente net short.
Il rapporto Commitments of Traders [COT] , dove i broker e il COMEX fotografano le posizioni di chi compra e vende i contratti futures, hanno mostrato un eccesso di pessimismo che di solito si vede poco prima di grandi inversioni di prezzo al rialzo.
Al contrario, gli hedger commerciali (Miners, fonderie, raffinatori) hanno fatto registrare il maggior livello di net long da maggio 2019.
Oltre a questo l’argento registra una delle più basse valutazioni relative nell’era moderna rispetto all’oro, vicino ai minimi segnati nel 1990 e per alcuni giorni all’inizio del 2020 durante il sell off dovuto alla chiusura della pandemia.
In quelle occasioni, infatti, è stato raggiunto un rapporto oro/argento a cavallo di 100x. Il rapporto 92x di oggi non è lontano dal livello minimo.
L’argento è al tempo stesso bene rifugio e metallo industriale
La valutazione dell’argento sembra ignorare tutti i problemi che il mondo deve affrontare, sia finanziari che geopolitici.
Oltre ad essere un potenziale bene rifugio però, l’argento è fondamentale nella produzione di pannelli solari e altre soluzioni energetiche ‘green’.
In questo momento gli Stati Uniti, avendo necessità di svalutare i $ 30 trilioni di debito del Tesoro, hanno di fatto lasciato correre per mesi un’inflazione, che alla fine potrebbe portare ad una forte ripresa del settore dei metalli preziosi.
L’argento potrebbe guadagnare in modo significativo da ondate di nuovo interesse all’acquisto, in quanto forse il metallo più sottovalutato e sottovalutato al mondo oggi.
Date le stime del settore di circa 1 miliardo di once di fornitura annuale da miniere/riciclaggio e il fatto che questa fornitura non riesce già a soddisfare la domanda industriale, di gioielleria e degli investitori di quasi 100 milioni di once all’anno nel 2021-22, qualsiasi nuovo flusso di acquisto da parte degli hedge funds, banche e società di intermediazione potrebbe riportare al rialzo i prezzi in qualsiasi momento.
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