Eni: forte incremento della tassa sugli extra profitti

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Il governo italiano ha allo studio una modifica della tassa sugli “extra-profitti” per le società energetiche e le utilities, perché finora gli incassi sono stati soltanto 1 miliardo di euro per la prima rata, rispetto ai 10 miliardi di euro previsti a consuntivo.

La previsione di ulteriori impatti negativi sui profitti ha condizionato negativamente Eni, che ha ricalcolato in circa 1,40 miliardi di euro l’ammontare del contributo straordinario a carico delle imprese energetiche per il caro bollette.

A fine giugno Eni (MIL:ENI) aveva stimato un esborso straordinario di circa 550 milioni e aveva versato un acconto del 40%.

Poi c’era stata un’ulteriore impennata del prezzo del gas salito fino 340 euro a megawattora, per poi ridiscendere del 37% a 214 euro a megawattora il 2 settembre grazie alla linea Ue per il price cap.

L’ammontare complessivo del contributo è stato rideterminato, appunto, in circa 1,4 miliardi. Il 31 agosto Eni ha provveduto all’integrazione del versamento dell’acconto, per ulteriori 340 milioni.

La reazione dei mercati è stata negativa, con una brusca discesa di Eni del 5%.

La dipendenza dal gas russo è praticamente finita

Eni va valutata da un punto di vista strategico, senza lasciarsi condizionare dalla tassa sugli extra profitti.

Da alcuni mesi il Governo Draghi ed Eni stanno alacremente lavorando per eliminare la dipendenza dal gas russo.

Anche se con notevole e colpevole ritardo, dovuto prevalentemente a scelte politiche errate, Eni ha ormai nel mirino la possibilità di mantenere e successivamente aumentare il flusso di gas a industrie e famiglie italiane, cessando i rifornimenti dalla Russia.

Sono esemplificative le due slides presentate a fine luglio a latere della relazione trimestrale per il secondo trimestre 2022:

Fonte: ENI Investor Relation
Fonte: ENI Investor Relation

Un ulteriore importantissima scoperta di nuovi giacimenti di gas da parte di Eni è arrivata a fine agosto con il pozzo Cronos-1, 160 chilometri al largo di Cipro, ad una profondità di 2.287 metri.

Il giacimento è di proprietà di Eni Cyprus con una quota del 50%, mentre Total Energies è partner con il restante 50%.

Le stime preliminari indicano circa 2,5 Tcf (trilioni di piedi cubi) di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo.

Questa scoperta crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas all’Europa e rende molto più probabile che la zona circostante Cipro diventi un essenziale Hub per la fornitura di gas all’Europa, che inizierà già con il gasdotto East Med che trasporterà il gas estratto da Israele nelle proprie acque territoriali a largo di Cipro.

Ricordiamo che in passato il progetto di collegamento all’Italia di questo gasdotto East Med è stata bocciato per ben 6 volte dal parlamento italiano e affossata definitivamente nel 2019 durante il Governo M5S- Lega a guida Conte.

Il quadro politico è cambiato e la nuova scoperta di Eni potrebbe aprire le porte alla costruzione di un nuovo ulteriore gasdotto aggiuntivo a quello East Med che è già in fase di ultimazione.

Eni è sottovalutata malgrado i recenti rialzi

Anche con la tassa sugli extra profitti, a 2 volte Ev/ Ebitda sui risultati prospettici 2023-2024 e con un Dividend Yield di 7%, le azioni Eni possono essere considerate ancora sottovalutate in un’ottica di medio periodo, considerata la centralità del gas ancora per molti anni a venire.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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