Siamo alla vigilia della relazione sul primo semestre 2022 ed è l’occasione per provare a fare previsioni di medio termine sulle azioni Exor.
Per valutare una Holding come Exor, bisogna cominciare ad analizzare le sue principali partecipazioni.
EXOR N.V. (MIL:EXO), che è controllata dalla famiglia Agnelli, è infatti una delle principali Holding di partecipazioni a livello europeo. Con un portafoglio ben diversificato di partecipazioni.
Non più rappresentato principalmente dalla Fiat. Le principali società in cui la partecipazione di Exor è rilevante o maggioritaria sono Stellantis, CNH Industrial, Ferrari e Juventus.
Accanto a queste ci sono una serie di partecipazioni più piccole che hanno un minore impatto sul N.A.V.
Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?
Exor ha chiuso il 2021 con un utile consolidato di 1.717 milioni di euro; l’esercizio 2020 si era chiuso con una perdita consolidata di 30 milioni di euro (dovuta principalmente all’impatto negativo della pandemia COVID-19 sulle performance complessive delle società controllate).
Da segnalare il peso negativo della transazione raggiunta da Exor con l’Agenzia delle Entrate per 744 milioni di euro rilevati tra gli oneri fiscali (di cui 101 milioni di euro a titolo di interessi passivi) e una perdita non ricorrente (504 milioni di euro) derivante dal deconsolidamento di FCA, a seguito della fusione con PSA.
Il net asset value (Nav) di Exor al 31/12/2021 era di 31 miliardi di dollari, con un progresso del $7 mld rispetto ai $ 24 miliardi di fine dicembre 2020.
È peggiorata la posizione finanziaria netta, pari -3,9 miliardi di dollari, al dato di -3,251 al 30/12/2020, a causa di maggiori dividendi distribuiti.
Molto buoni i risultati di Stellantis, CNH Industrial e Ferrari, mentre Juventus ha registrato una forte perdita di bilancio, dovuta ai minori incassi di diritti televisivi per le partecipazioni nelle competizioni internazionali.
A dicembre 2021 Exor aveva siglato l’accordo di vendita di Partner Re a Covéa per 7,8 miliardi di euro: l’operazione è stata perfezionata il 10/07/2022, quindi dopo la chiusura della semestrale.
La vendita di Partner Re mette a disposizione di Exor 7,8 mld di euro e in totale Exor avrà 10 miliardi di euro di liquidità.
Solo i 500 mln saranno destinati alla riduzione del debito da 4,5 a 4 mld, mentre altri 500 mln serviranno per finanziare il buyback in corso.
Rimangono quindi ben 9 miliardi di euro, in parte in dote sia alle principali partecipazioni (Stellantis, Ferrari, Cnh Industrial e presto Iveco), sia al veicolo di startup Exor Seeds per investimenti di medie-piccole, ma soprattutto destinati a finanziare nuove acquisizioni di grosso taglio.
Exor intende concentrarsi in 3 macroaree: la sanità, il lusso e la tecnologia, ma potrebbe valutare anche qualche spin-off di qualche grande conglomerato
Può essere interessante in questo momento comprare azioni Exor?
Le azioni Exor, ai prezzi correnti, trattano con uno sconto di oltre il 30% rispetto al N.A.V., mentre il target price medio degli analisti è a 96 euro, con un margine di apprezzamento teorico del 42%.
Lo sconto è decisamente rilevante, ma Exor come Holding tende a seguire l’andamento dei prezzi delle partecipate e ci potrebbe essere un ulteriore margine di discesa in caso di aggravamento delle prospettive di recessione soprattutto in Europa.
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