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Possibile Delisting Dopo OPA Su Azioni Tod’s Da Parte Della Famiglia Della Valle

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In questo momento storico in cui le borse stanno frenando la salita a causa delle tante problematiche esistenti (Covid, guerra in Ucraina, elevata inflazione), non si fermano le operazioni finanziarie. Infatti, la famiglia Della Valle ha lanciato un OPA sulle azioni Tod’s (BIT:TOD), rappresentanti il 25,55% del capitale sociale, ad un prezzo pari a 40 euro ad azione, con un premio del 20,37% rispetto alla chiusura giornaliera precedente. Lo ha fatto tramite DI.VI, la società finanziaria della famiglia.

L’OPA sulle azioni Tod’s costerebbe alla finanziaria una cifra pari a 338,149 milioni di euro, se l’adesione dovesse essere totalitaria. Il titolo in borsa non si stava comportando bene, in quanto da inizio anno ha perso il 33%, 41% se consideriamo un orizzonte temporale di cinque anni. Da tenere in considerazione anche che il titolo era arrivato anche a valere 142 euro nel 2013.  Si ricorda ai lettori che la famiglia Della Valle detiene tramite diverse società, il 63,6% del capitale del gruppo, mentre il Gruppo LVMH, tramite Delphine Sas ha il 10% della società. Quest’ultimi manterranno la loro partecipazione anche dopo il delisting del titolo.

I Motivi Dell’OPA Sulle Azioni Tod’s

Con l’OPA sulle azioni Tod’s, la famiglia Della Valle punta a rafforzare i singoli marchi della società operante nel settore lusso, con una forte spinta a livello di visibilità sul mercato di riferimento. la famiglia Della Valle reputa che questi obiettivi non possano essere raggiunti mantenendo la quotazione sui mercati, in quanto le società devono raggiungere determinati risultati intermedi per soddisfare gli investitori, a volte a scapito dell’operatività. Il successo dell’OPA dipende da alcune condizioni, tra cui il raggiungimento del 90% detenuto da parte di DI.VI e Delphine Sas e assenza di eventi significativi dal punto di vista geo-politico e finanziario.

Se dopo OPA sulle azioni Tod’s, non si venissero a creare le condizioni per il delisting, la famiglia Della Valle comunque procederà al delisting mediante fusione. In caso di fusione, chi non avesse aderito all’offerta si applicherebbe l’articolo 2437-quinquies del Codice Civile, cioè il diritto di recesso per tutelare la minoranza che riceverà azioni, ma di una società non quotata e quindi difficilmente liquidabili.

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