Finalmente è arrivata la recessione! Non diciamo questo perché siamo catastrofisti, ma solo perché i mercati hanno bisogno di sentire la parola recessione per ripartire. Dopo “Sell in May and go Away”, bisognerebbe coniare il nuovo motto “Buy in June and stay in tune”.
Il recente rialzo de mercato azionario USA è stato alimentato dall’eccesso di pessimismo che si era radicato tra gli analisti e gli investitori, sia hedge funds che retail.
Gli analisti avevano effettuato continue revisioni al ribasso delle stime di utile e downgrades, tali da configurare una vera e propria capitulation.
Quando tutti sono negativi è molto spesso il momento di comprare, perché c’è un eccesso di posizioni short (vedi il nostro articolo del 14 giugno https://www.word2invest.com/2022/06/mercati-azionari-posizioni-speculative-per-la-prima-volta-net-short-dal-2016/).
Ecco come erano le posizioni short a metà giugno:
Quindi l’eccesso di pessimismo ha ripulito il mercato azionario USA e creato le condizioni per lo sviluppo di un rally estivo, un “bear market rally”, che di fatto è durato dal 16 giugno fino alla chiusura del mese di luglio e che noi avevamo anticipato già a giugno in un nostro articolo di analisi tecnica del 20 giugno, (https://www.word2invest.com/2022/06/mercati-azionari-nuovo-eccesso-di-pessimismo/).
Cosa può accadere dopo questo reset del trend ribassista? Si possono delineare alcuni scenari:
- Abbiamo già toccato il minimo a 3650 nel mese di giugno: questo è lo scenario delineato da Edward Yardeni, uno degli economisti più affidabili nel fare le proprie previsioni e una vecchia volpe di Wall Street. Yardeni che ritiene che lo S&P500 abbia già toccato il minimo a 3666.
Questo scenario richiederebbe una FED che si mostri decisa nel processo di rialzo ma al contempo flessibile.
Yardeni ritiene che i consumi possano rimanere elevati e gli utili societari continuino a salire, anche grazie alla capacità delle aziende di ribaltare sui loro prodotti l’inflazione da costi.
Se questo scenario si risultasse corretto, l’indice S&P500 potrebbe raggiungere 4400- 4500 per la fine del 2022 e 4800-5000 per la fine del 2023. - L’indice Sp500 raggiungerà il minimo in autunno tra 3400-3500, in prossimità con le elezioni di Mid Term negli USA: alla base di questo scenario c’è la previsione di una recessione modesta, con una minima contrazione degli utili societari e un’inflazione che cala progressivamente.
Trattandosi di una recessione modesta, il minimo dell’economia sarebbe nel primo trimestre 2023, con una ripresa nei trimestri successivi.
Quindi l’indice SP500 anticiperebbe il minimo dell’economia di circa 4 mesi (in linea con le passate recessioni), e il 2023 sarebbe un anno di forte di forte rialzo per Wall Street come spesso accade nel terzo anno del mandato Presidenziale. - L’indice SP500 crolla fino a 3000-3200 a causa di una FED troppo aggressiva che porterebbe l’economia USA in una recessione piuttosto marcata e contrazione degli utili societari piuttosto importante.
Questo scenario recessivo spiegherebbe la performance molto positiva del Treasury Bond a 30 anni, i cui rendimenti sono scesi in maniera piuttosto marcata, grazie agli acquisti degli investitori istituzionali più pessimisti sull’evoluzione futura dell’economia.
Ecco come si comporta mediamente in una fase di recessione importante:
È arrivato il momento di fare una strategia “Buy and Hold”?
Ricapitolando, l’indice Sp500 è arrivato a toccare 3650 a giugno, -24% dal massimo del 4 gennaio, posizionandosi in un punto intermedio, poco più della media dei trend al ribasso, ma ancora lontano dalle perdite registrate nelle precedenti fasi di recessione importante.
Considerando la pozione della curva dei rendimenti dei Treasury Bond U.S.A., la recessione potrebbe durare 4-5 trimestri, perché la pendenza della dei rendimenti 2yr-10yr si è invertita 2 volte, prima a gennaio e poi a marzo e questo è storicamente l’indicatore più affidabile per anticipare una recessione.
A fine settembre-ottobre, con il back to school e gli ordini per la stagione Natalizia e il Black Friday, probabilmente capiremo di che tipo di recessione si tratta e di conseguenza quale scenario si andrà a concretizzare.
Fino ad allora consigliamo un atteggiamento prudente sui mercati, senza però farsi prendere nuovamente dall’eccesso di pessimismo.
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