Le azioni Fortum, malgrado la generosa remunerazione dei dividendi, quest’anno hanno risentito negativamente dei problemi della controllata utility del gas tedesca Uniper.
La situazione è in via miglioramento, perché il 22 luglio 2022, il cancelliere tedesco Scholz ha annunciato un pacchetto per sostenere Uniper, nel cui azionariato il governo tedesco ha preso una partecipazione del 30% nella società (e riducendo la partecipazione di Fortum al 56% dall’80%).
L’intervento del governo tedesco eviterà ulteriori costi per Fortum (OMXHEX:FORTUM).
In assenza di altri potenziali cambiamenti strategici, Fortum dovrebbe caratterizzarsi come una utility elettrica con una produzione prevalentemente derivante dalla sua produzione idroelettrica e dall’energia nucleare, che dovrebbero fornire una relativa stabilità a livello di cash-flow operativo.
Fortum diventerà essenzialmente una società di generazione di energia, con la generazione di elettricità che rappresenterà circa l’80% del suo EBITDA.
In media, la generazione di Fortum Nordic è di 44-47 terawattora (in confronto, la produzione di elettricità in Finlandia era di circa 67 terawattora nel 2020).
Cosa dicono i fondamentali di bilancio?
Al di là dei problemi createsi nel primo semestre 2022 con Uniper, è importante capire la generazione di cash flow nel medio lungo termine e la capacità di mantenere gli elevati dividendi delle azioni Fortum.
La capacità di generazione di energia elettrica di Fortum è suddivisa per circa il 50-50 tra energia idroelettrica e nucleare e tutti i suoi impianti di generazione si trovano in Svezia e Finlandia.
La produzione idroelettrica ha un basso costo di produzione e un’elevata disponibilità di acqua ed è relativamente stabile, molto più stabile dei concorrenti europei Verbund ed Enel.
Il nucleare è altrettanto stabile con un track record di fattori di carico di circa il 90%-95%.
I prezzi spot medi dell’energia elettrica di Nord Pool sono stati di 110 €/MWh e quelli finlandesi anche leggermente superiori a 120 €/MWh nel 2022, molto al di sopra delle medie storiche quinquennali di circa 30 €/MWh-35 €/MWh.
I prezzi dell’elettricità potrebbero rimanere abbastanza elevati a causa della pressione sui prezzi del gas naturale, anche se probabilmente abbiamo già toccato il picco.
Per Fortum il beneficio dei prezzi alti si vedrà soprattutto dal 2023, perché coperto la sua produzione di circa l’80% nel 2022 a 35 €/MWh, mentre il tasso di copertura per il 2023 è solamente del 55% a 33 €/MWh.
Questo determinerà un solido aumento degli utili e del cash-flow operativo derivanti dalle sue attività di generazione.
Può essere interessante comprare azioni Fortum in questo momento?
Ai prezzi correnti le azioni Fortum quotano con EV/Ebitda di 5,70 sui risultati attesi per il 2023 e di 4,5 per quelli del 2024.
Il dividend yield atteso è 9,8% sul 2023 e si mantiene stabile sul 2024, rendimenti decisamente interessanti che possono attrarre gli investitori anche in un contesto di tassi al rialzo perché è praticamente 3 volte il tasso di un BTP a 10 anni.
Il target price medio degli analisti è €17,3, con un margine di apprezzamento teorico del 58%.
Il dividendo è sicuramente l’argomento di maggiore evidenza per acquistare azioni Fortum in questo momento.
Resta aggiornato sulle nostre notizie
Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi canali social attraverso i pulsati dedicati qui sotto e commenta per condividere le tue esperienze ed opinioni sull’argomento.
Per restare aggiornato sui nuovi articoli pubblicati su Word2Invest attiva le notifiche dalla campanella e iscriviti al canale Telegram di Word2Invest per ricevere breaking news e i principali appuntamenti del calendario economico.
Approfondimento
Le azioni Heineken: l’investimento per sfruttare l’estate torrida