Riprende forza l’ipotesi di un bear market rally estivo

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

A guardare la chiusura settimanale dell’indice SP500 sembra essere cambiato ben poco e rimangono buone possibilità che si inneschi un bear market rally con un obiettivo minimo a 4050-4100 e uno secondario a 4200.

L’indice Sp500 deve ancora da superare la trendline discendente che tiene giù il mercato da 3 mesi e che ora passa attorno a 3920, condizione indispensabile per evitare i ribassisti riprendano forza a riaprono grosse posizioni short.

L’area 3860-3870 è diventata il crocevia di tutti gli ultimi movimenti di brevissimo termine: ogni volta che è stata superata al rialzo o rotta al ribasso, la volatilità è aumentata, con movimenti bruschi e profondi.

Ad inizio settimana c’è da aspettarsi un piccolo pullback: piccolo è la parola chiave perché un cedimento troppo forte riaprirebbe la strada ai ribassisti.

Inizio di bear market?

Analisi del trend di lungo termine: con prezzi sostanzialmente invariati, rimane invariata anche la struttura del trend di lungo termine e la configurazione delle medie mobili rimane spiccatamente ribassista.

È tuttavia possibile che sia stato raggiunto un target dell’onda C, che toccando 3665 è praticamente arrivata all’estensione di 1,23 volte l’onda A. La prima conferma che l’A-B-C potrebbe essere stata completata, la potremmo vedere dalla rottura della linea di trend ribassista sul Chande momentum.

Occorre precisare che anche se l’A-B.C fosse terminato, il rialzo successivo potrebbe configurare anche una nuova B wave di un A-B-C multiplo.

Quindi fino a quando il movimento al rialzo in atto non assumerà una chiara configurazione di impulso rialzista con cinque onde, non sarà comunque possibile ipotizzare la fine del trend a ribasso.

La tempistica media di un trend al ribasso e la stagionalità indicherebbero settembre – ottobre come punti di svolta e a queste considerazioni statistiche si è aggiunta una nuova inversione della curva dei rendimenti 2yr-10yr sui Treasury Bond che aumenta le probabilità di recessione fino al primo trimestre 2023 almeno.

In che stadio del trend ci troviamo?

Analisi del trend di medio termine: in questo bear market il livello di 4635 dei primi aprile è stata la B wave di una formazione più grande A-B-C. L’onda A, è la discesa da 4823 a 4100 e l’onda B il rimbalzo da 4100 fino a 4635. L’onda C ha raggiunto l’estensione di 1,23 volte rispetto alla A, indizio importante per capire se sia stato raggiunto un bottom affidabile. Requisito minimo per poter solo pensare ad un cambiamento del trend sarebbe il superamento di 4200.

Analisi del trend di brevissimo termine la tenuta del livello di 3730 è stata essenziale per la continuazione del rimbalzo; quindi, rimane valida la possibilità di un’estensione del rally precedente con un primo obiettivo a 4050-4100 e un obiettivo secondario a 4200.
L’area 3860-3870 è un livello pivot importante: se lo si rompe nuovamente al rialzo, aumentano le probabilità di raggiungere gli obiettivi teorici del rally al rialzo.

L’indice Nasdaq100 ha anch’esso tenuto il livello di supporto tra 11350-11500 e si ha formato un piccolo box di accumulazione che potrebbe preludere ad un violento bear market rally in caso di superamento della resistenza a 12200, con un obiettivo posto tra 12850-13100.

Anche sul Nasdaq 100 ci sono le condizioni per un interessante segnale sul Chande momentum, che rappresenterebbe il primo indizio che qualcosa sta cambiando nel trend ribassista.

Parziale rientro dell’eccesso pessimismo

Sentiment sostanzialmente invariato a 27, rispetto a 29-30 della settimana precedente. Quindi non possiamo estrapolare niente di nuovo sotto il profilo del sentiment: i danni al sentiment sono stati troppo profondi perché possa riprendersi nelle prossime settimane; quindi, continueremo a valutare gli indicatori sentiment solo nel caso tornassero su una fascia di pessimismo estremo, cioè sotto 20.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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