Potrebbe a prima vista stupire il crollo dell’indice Ftse-Mib e vedere che il BTP tiene, perché è risaputo che il nome di Draghi è legato a doppio filo al destino dei BTP e del loro spread sui Bunds tedeschi.
In realtà la nomina di Draghi a capo del Governo all’inizio del 2021 aveva generato un circolo virtuoso di fiducia nell’Italia che ha avuto un riflesso importante sugli investimenti esteri in Italia, nell’economia reale e nei mercati finanziari e il Ftse-Mib era stato uno degli indici con la migliore performance nel 2021 e la crescita economica era stata finalmente robusta dopo tanti anni.
Per ora invece il Btp tiene per due motivi: l’attesa del nuovo scudo anti-spread della BCE e la fame di rendimento degli investitori istituzionali domestici che comprano la parte lunghissima della curva per fare carry trade e per alzare i rendimenti delle polizze vita.
Come stanno andando i conti pubblici italiani?
A fine 2021 Fitch aveva alzato il rating dell’Italia a livello BBB da BBB- con un outlook stabile, giustificando la decisione con la forte ripresa economica che ha permesso di migliorare i conti pubblici, sia come deficit che come debito.
Chiaramente il concretizzarsi di elezioni anticipate ad esito incerto e l’avanzare di una recessione mondiale, annullerebbero velocemente questi piccoli miglioramenti.
Al momento si possono fare tre scenari:
- Draghi rimane presidente del Consiglio per l’ordinaria amministrazione e si va al voto a fine settembre/inizio ottobre
- Draghi lascia la Presidenza del Consiglio e Mattarella nomina un nuovo Primo Ministro per tentare di salvare la legislatura
- Draghi ottiene la fiducia in Parlamento mercoledì prossimo e accetta di fare il Draghi Bis
Tra questi tre scenari solo l’ultimo sarebbe favorevole al BTP, ma è anche il meno probabile.
Perché l’indice Ftse-Mib ha avuto un crollo?
Gli indizi di una recessione a livello mondiale aumentano ogni giorno, anche se a livello statistico non è ancora iniziata la recessione vera e propria.
Proprio in questi giorni Bank of America è uscita con una nota in cui prevede 5 trimestri crescita negativa sequenziale per l’economia U.S.A., tutto il 2022 e il primo trimestre 2023.
Se questa previsione fosse confermata, l’Europa e l’Italia in particolare, potrebbero cadere in una recessione importante che potrebbe protrarsi fino alla fine del 2023.
La recessione diminuisce gli utili delle aziende e i p/e devono contrarsi per aggiustare le valutazioni.
A questo si aggiunge un premio per il rischio Italia, dovuto al cambio di guida del governo. Per parafrasare una celebre frase di Don Abbondio nei Promessi Sposi, la Borsa Italiana è il vaso di coccio tra i vasi di ferro della Borsa USA e Cinese.
Può essere utile cominciare a comprare azioni Italiane e BTP?
Il crollo dell’indice Ftse-Mib è stato violento, ma non ci sono per il momento sintomi che ci possa essere una ripresa duratura, la discesa è destinata a continuare, frammentata da qualche rimbalzo dovuto all’ipervenduto.
Lo spread BTP-Bund si è allargato, ma non a sufficienza da mettere al riparo da rischi di ulteriori ribassi consistenti, anche perché non si sa niente su come opererà lo scudo anti-spread promesso dalla BCE, cioè se la BCE continuerà ad essere compratrice netta di larga parte delle aste dei BTP.
In entrambi i casi sembra decisamente presto per comprare azioni e Btp italiani.
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