Perché c’è un crollo dell’indice Ftse-Mib mentre il BTP tiene?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Potrebbe a prima vista stupire il crollo dell’indice Ftse-Mib e vedere che il BTP tiene, perché è risaputo che il nome di Draghi è legato a doppio filo al destino dei BTP e del loro spread sui Bunds tedeschi.

In realtà la nomina di Draghi a capo del Governo all’inizio del 2021 aveva generato un circolo virtuoso di fiducia nell’Italia che ha avuto un riflesso importante sugli investimenti esteri in Italia, nell’economia reale e nei mercati finanziari e il Ftse-Mib era stato uno degli indici con la migliore performance nel 2021 e la crescita economica era stata finalmente robusta dopo tanti anni.

Per ora invece il Btp tiene per due motivi: l’attesa del nuovo scudo anti-spread della BCE e la fame di rendimento degli investitori istituzionali domestici che comprano la parte lunghissima della curva per fare carry trade e per alzare i rendimenti delle polizze vita.

Come stanno andando i conti pubblici italiani?

A fine 2021 Fitch aveva alzato il rating dell’Italia a livello BBB da BBB- con un outlook stabile, giustificando la decisione con la forte ripresa economica che ha permesso di migliorare i conti pubblici, sia come deficit che come debito.

Chiaramente il concretizzarsi di elezioni anticipate ad esito incerto e l’avanzare di una recessione mondiale, annullerebbero velocemente questi piccoli miglioramenti.

Al momento si possono fare tre scenari:

  1. Draghi rimane presidente del Consiglio per l’ordinaria amministrazione e si va al voto a fine settembre/inizio ottobre
  2. Draghi lascia la Presidenza del Consiglio e Mattarella nomina un nuovo Primo Ministro per tentare di salvare la legislatura
  3. Draghi ottiene la fiducia in Parlamento mercoledì prossimo e accetta di fare il Draghi Bis

Tra questi tre scenari solo l’ultimo sarebbe favorevole al BTP, ma è anche il meno probabile.

Perché l’indice Ftse-Mib ha avuto un crollo?

Gli indizi di una recessione a livello mondiale aumentano ogni giorno, anche se a livello statistico non è ancora iniziata la recessione vera e propria.

Proprio in questi giorni Bank of America è uscita con una nota in cui prevede 5 trimestri crescita negativa sequenziale per l’economia U.S.A., tutto il 2022 e il primo trimestre 2023.

Se questa previsione fosse confermata, l’Europa e l’Italia in particolare, potrebbero cadere in una recessione importante che potrebbe protrarsi fino alla fine del 2023.

La recessione diminuisce gli utili delle aziende e i p/e devono contrarsi per aggiustare le valutazioni.

A questo si aggiunge un premio per il rischio Italia, dovuto al cambio di guida del governo. Per parafrasare una celebre frase di Don Abbondio nei Promessi Sposi, la Borsa Italiana è il vaso di coccio tra i vasi di ferro della Borsa USA e Cinese.

Può essere utile cominciare a comprare azioni Italiane e BTP?

Il crollo dell’indice Ftse-Mib è stato violento, ma non ci sono per il momento sintomi che ci possa essere una ripresa duratura, la discesa è destinata a continuare, frammentata da qualche rimbalzo dovuto all’ipervenduto.

Lo spread BTP-Bund si è allargato, ma non a sufficienza da mettere al riparo da rischi di ulteriori ribassi consistenti, anche perché non si sa niente su come opererà lo scudo anti-spread promesso dalla BCE, cioè se la BCE continuerà ad essere compratrice netta di larga parte delle aste dei BTP.

In entrambi i casi sembra decisamente presto per comprare azioni e Btp italiani.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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