La condizione che avevamo posto la settimana scorsa vale a dire che l’indice SP500 si sarebbe dovuto riportare al di sopra l’area 3870-3900, è stata soddisfatta e teoricamente è in atto un bear market rally un obiettivo minimo a 4050 e uno secondario a 4200. Rimangono le divergenze positive sul chart daily, ma ci sono alcune ombre su come si sta sviluppando il movimento nel brevissimo termine:
- Siamo a contatto con la trendline discendente che tiene giù il mercato da tre mesi ed è indispensabile superarla velocemente per evitare i ribassisti riprendano forza a riaprono grosse posizioni short
- Il movimento non ha forza propulsiva perché non è normale superare un livello pivot importante come quello di 3870 e fermarsi subito senza superare 1 x l’estensione del movimento di setup di questo rimbalzino
Quindi diventa essenziale la tenuta del supporto di 3860-3870, testato già una volta venerdì pomeriggio dopo i dati sull’occupazione. La settimana prossima arrivano i dati sui prezzi al consumo e le trimestrali delle principali banche; quindi, la volatilità tenderà ad aumentare o su o giù, con movimenti bruschi e profondi.
Analisi del trend di lungo termine: anche questa settimana dobbiamo registrare che nulla è cambiato nel trend di lungo termine, perché il ribasso in corso da gennaio non da segni di allentamento e la configurazione delle medie mobili rimane spiccatamente ribassista. È tuttavia possibile che sia stato raggiunto un target dell’onda C, che toccando 3665 è praticamente arrivata all’estensione di 1,23 volte l’onda A. Fino a quando il movimento al rialzo in atto non assumerà una chiara configurazione di impulso rialzista con 5 onde, non sarà comunque possibile ipotizzare la fine del trend a ribasso.
La tempistica media di un trend al ribasso e la stagionalità indicherebbero settembre – ottobre come punti di svolta.
Mercati azionari: in che stadio del trend ci troviamo?
Analisi del trend di medio termine: in questo bear market il livello di 4635 dei primi aprile è stata la B wave di una formazione più grande A-B-C. L’onda A, è la discesa da 4823 a 4100 e l’onda B il rimbalzo da 4100 fino a 4635. L’onda C ha raggiunto l’estensione di 1,23 volte rispetto alla A, indizio importante per capire se sia stato raggiunto un bottom affidabile. Requisito minimo per poter solo pensare ad un cambiamento del trend sarebbe il superamento di 4200.
Analisi del trend di brevissimo termine la tenuta del livello di 3740 è stata essenziale per la continuazione del rimbalzo; quindi, rimane valida la possibilità di un’estensione del rally precedente con un primo obiettivo a 4050 e un obiettivo secondario a 4200. Importante supporto a 3870, cioè in coincidenza con il livello pivot appena superato: se lo si rompe nuovamente al ribasso, si riducono le probabilità di raggiungere gli obiettivi teorici del rally al rialzo.
L’indice Nasdaq100 ha anch’esso tenuto il livello di supporto, un’area di supporto i tra 11350-11500 e si trova adesso a contatto con la resistenza a 12200, il cui superamento creerebbe un’ulteriore estensione del rimbalzo è tra 12850-13100.
Mercati azionari: parziale rientro dell’eccesso pessimismo
Parziale rientro degli eccessi sugli indicatori di Sentiment: l’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 30, livello più neutrale, completamente diverso dal pessimismo cosmico di 14 del 17/06. Il propellente al rialzo derivante dall’eccesso di pessimismo si è paradossalmente ‘bruciato’ senza che l’indice SP500 abbia fatto un granché e non è un bel segnale. Questa è una delle ombre che scendono sulla sorte del rally in corso.
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