I prezzi dell’ETF sul Rame sono crollati del 28% rispetto ai massimi storici segnati nel 2021.
Il Rame è un metallo utilizzato sin dall’antichità ed ha un impiego sempre maggiore nel nuovo processo di ‘elettrificazione’ dell’economia.
È nota a tutti l’importanza strategica del Rame come metallo fondamentale per la transizione energetiche e la riduzione della dipendenza dalle fonti di energia fossile:
Per quale motivo allora i prezzi del Rame stanno crollando?
Dopo quattro settimane consecutive di ribassi, culminati nella giornata del 1° luglio, i prezzi del rame si trovano al minimo degli ultimi 17 mesi, a causa dei sempre maggiori timori di un rallentamento economico a livello globale.
Dopo la sfuriata dei prezzi delle commodities per tutto il 2020 e 2021, i timori di una recessione hanno portato alla disfatta delle materie prime industriali come Rame, Alluminio e Nickel.
Il Rame, che è ampiamente considerato un barometro dell’economia mondiale, è sceso del 20% nel secondo trimestre 2022, registrando il peggior trimestre in un decennio.
Gli investitori temono che la crescita dell’economia venga minata dall’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali e dalla crisi energetica in Europa.
Alcuni analisti prevedono che in caso di “hard landing” delle economie negli USA e in Europa, il mercato del rame debba affrontare un surplus di circa il 10% dell’offerta totale nei prossimi due anni.
Anche i primi timidi segnali di ripresa in Cina vengono considerati troppo deboli per poter compensare i cali della domanda a livello globale.
A farne le spese è stata sicuramente la speculazione che aveva cavalcato il trend al rialzo dovuto una combinazione di domanda in forte espansione, intoppi logistici e interruzioni della produzione.
La minore domanda e la cancellazione di alcuni ordini importanti ha creato un panic selling.
Perché il prezzo del Rame è così importante come indicatore economico?
Data la grande varietà delle sue applicazioni, si ritiene da parecchio tempo che i trend dei prezzi del rame siano un formidabile indicatore dello stato dell’economia mondiale e per questo motivo il metallo rosso ha assunto il nickname di Dr Copper, per sottolineare che spesso riesce a cogliere le fasi del ciclo economico meglio di molti economisti.
Uno studio della banca olandese ABN AMRO pubblicato nel 2014 ha messo in evidenza la correlazione tra i prezzi del rame e una serie di parametri dell’attività economica globale, mostrando una forte correlazione tra i prezzi del rame e l’andamento commercio mondiale, la crescita del PIL regionale in Cina, negli Stati Uniti e nell’UE.
Può essere interessante in questo momento comprare un ETF sul Rame?
Per quanto riguarda l’ETF sul Rame, è sicuramente importante valutare le prospettive di lungo termine del rame stesso in considerazione progressivo processo di elettrificazione che sarà un fenomeno costante da qui al 2050, per raggiungere l’obiettivo di Net Zero Emissions necessario per mantenere il rialzo della temperatura terrestre entro 1,5 di aumento dai livelli attuali.
Malgrado queste prospettive positive, nei prossimi mesi il trend negativo delle commodities potrebbe continuare, parallelamente all’evidenziarsi di un rallentamento economico/recessione tra fine 2022 e inizio 2023.
Nel breve termine invece il prezzo del rame potrebbe rimbalzare dopo il violento ribasso, ma sarebbe probabilmente solo un bear market rally all’interno di una tendenza negativa che non sembra aver raggiunto il minimo.
In sintesi il rame è una materia prima strategica per i prossimi anni, ma è meglio attendere un’ulteriore discesa dei prezzi prima di comprare un ETF sul Rame.
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