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Opa su EDF, viaggio di Draghi in Israele, cosa bolle in pentola?

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Draghi si reca in Israele il 13 e 14 giugno per cercare un accordo sulla fornitura di gas e potrebbe gettare le fondamento per far ripartire il progetto di importazione di gas da Israele che venne bloccato dal Governo Conte nel 2019, progetto che di cui fa parte EDF (Euronext Paris:EDF) tramite la propria controllata italiana Edison S.p.A., un’azienda attiva nei settori dell’approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica, gas e olio grezzo.

Di che cosa si tratta?

Il ruolo di EDF nella questione gas

EastMed è un gasdotto onshore/offshore progettato per collegare i giacimenti di gas  di gas dell’Est Mediterraneo, situati nelle acque territoriali di Cipro ed Israele, con la pipeline europea di gas naturale.

Considerato un progetto molto importante anche da un punto di vista realizzativo perché avrà una lunghezza complessiva di  1900 km, con una capacità di 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas.

Siamo alle strette finali perché Grecia, Cipro e Israele puntano a raggiungere una decisione sull’investimento sull’EastMed entro il 2022.

Il completamento del gasdotto verrebbe a costare 6 miliardi di euro e la data di realizzazione e consegna sarebbe prevista  entro il 2025.

C’è poi un secondo progetto denominato Poseidon che consiste in un gasdotto di 200 km dalla Grecia all’Italia, attraverso il Mar Ionio arrivando ad Otranto, circa 30 chilometri più a Sud di Melendugno, dove è già presente l’approdo della Tap.

EDF-Edison è direttamente interessata perché è partner della joint venture italo-greca Igi Poseidon che ha firmato  un accordo con Israel Natural Gas Lines Company per collaborare alla costruzione degli impianti per collegare Israele a un gasdotto in progetto nel Mediterraneo orientale.

Infatti Igi Poseidon, joint venture tra EDF-Edison e Depa, società statale greca di distribuzione del gas, punta a collegare il progetto EastMed al sistema di trasmissione israeliano e a consentire nuovi e importanti flussi di gas dal Mediterraneo orientale verso l’Italia e l’Europa, in un momento delicato di passaggio dalla dipendenza dal gas russo ad una diversificazione delle fonti energetiche.

Per Edison (MIL:EDNR) il gasdotto EastMed rappresenta un progetto molto importante perché potrebbe esportare in una prima fase dieci miliardi di metri cubi di gas .

Può essere interessante comprare EDF in funzione del progetto EastMed?

EDF è uno dei più importanti produttori di elettricità europei, attivo anche nel settore del gas tramite la controllata italiana Edison.

EDF quota con EV/Ebitda di 4,65 sui risultati attesi per il 2023 e di 4,2 per quelli del 2024. Il dividend yield è 6,11% sul 2023 e 7,2 sul 2024, rendimenti decisamente interessanti.

Edison dopo l’acquisizione da parte di EDF ha scarso flottante in Borsa, ma ha valutazioni molto basse.

È di pochi giorni fa l’indiscrezione pubblicata dal quotidiano Les Echos, secondo cui il Governo francese studia di salire dall’84% al 100% con un’OPA, nell’ambito di un disegno più ampio sulla riorganizzazione del settore energetico.

Considerando quindi la potenzialità del progetto EastMed e la possibilità di un’OPA gli analisti ritengono che sia interessante comprare azioni EDF in questo momento.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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