Mercati azionari: il pessimismo come chiave di lettura contrarian

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Come avevamo sottolineato la settimana scorso la parte più facile del rally sui mercati azionari si è già manifestata, visto che l’indice SP500 aveva chiuso con un +6%, prima settimana positiva dopo 7 settimane di ribasso da inizio aprile.

Rimane l’obiettivo a 4300, dopo che la fase di consolidamento sarà terminata.

Nel brevissimo termine i prezzi del petrolio e il profit warning di Microsoft pesano come un macigno e stanno facendo uscire sia i trader più veloci che avevano sfruttato il rimbalzo, sia gli investitori retail, ormai sfiancati psicologicamente dalla lunga fase di ribasso.

Proprio il sentiment negativo potrebbe essere la chiave di lettura in senso contrarian e dare il propellente per la seconda fase di rialzo.

Importante area pivot tra 4040-4080: se il consolidamento si fermasse a 4040, l’indice SP500 avrebbe ritracciato il 50% del precedente ribasso.

Mercati azionari: le analisi di lungo, medio e breve termine

Analisi del trend di lungo termine: l’analisi è assolutamente invariata, il movimento al rialzo iniziato nel marzo 2020 è la V onda finale di un lunghissimo ciclo rialzista partito dai minimi del 2009.

Questa V onda si suddividerà anch’essa in cinque onde più piccole, di cui abbiamo già visto la I onda dal minimo di 2188 al massimo di settembre 2020 a 3600, la II di correzione da 3600 al minimo di 3200 di fine ottobre 2020.

Da fine ottobre 2020 si è sviluppata la III onda, fino a 4823. Al momento è in corso un A-B-C correttivo e siamo nell’onda finale della C wave ribassista, con obiettivo a 3760-3800, pari a 1,23 volte dell’onda A.

Venerdì 20 maggio l’indice SP500 ha toccato il livello di 3810, quindi possiamo ragionevolmente ritenere che l’onda C sia terminata.

Il rialzo in corso potrebbe configurare sia un’altra onda B in una struttura di expanded wave IV, a cui seguirà un’altra C al ribasso, oppure la prima onda di un nuovo impulso rialzista di medio lungo termine.

Il quadro sarà più chiaro tra luglio e agosto.

Analisi del trend di medio termine: in questo bear market il livello di 4635 dei primi aprile è stata la B wave di una formazione più grande A-B-C.

L’onda A è la discesa da 4823 a 4100 e l’onda B il rimbalzo da 4100 fino a 4635. La settimana scorsa l’onda C è terminata, avendo raggiunto il secondo target al ribasso, al livello di 3800 (l’onda C è stata 1,23 l’onda A, configurazione abbastanza frequente).

Analisi del trend di brevissimo termine: Nella giornata di venerdì 27/05, complice anche il long weekend (30/05 festa negli USA) c’era stato un fortissimo short covering, poi per inerzia l’indice SP500  ha sfiorato il livello di 4200, mandando gli  indicatori di brevissimo termine in territorio di forte ipercomprato.

Da qualche giorno è in atto una pausa di consolidamento, con target l’area di 4040-4080, che rappresenta un’importante punto pivot e il ritracciamento del 50% del precedente rialzo da 3820 a 4190.

Nel corso del mese di giugno è probabile il raggiungimento del livello di 4300-4400, altra area pivot di estrema importanza. La fascia 4300-4400 rimane infatti il discrimine tra rimbalzo e ripresa del trend al rialzo di medio termine.

L’indice Nasdaq100 è l’anello debole della catena e dopo aver rivisto al rialzo i livelli di 12800-12900, ha condizionato negativamente la seconda parte della settimana.

Mercati azionari: fine periodo ribassista?

Analizziamo più dettagliatamente il Sentiment: l’indicatore CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana sul livello di 27, livello ancora bearish, anche se meno accentuato rispetto al livello di pessimismo di 21 della settimana scorsa.

I livelli raggiunti da questo indicatore fanno pensare ad  una capitulation degli investitori e il pessimismo prevalente può essere un fattore contrarian e  spingere ancora al rialzo il mercato azionario nel mese di giugno: il mercato azionario va sempre nella direzione dove fa male al maggior numero di persone.

Indicatore CNN Fear & Greed
Indicatore CNN Fear & Greed

Un’ulteriore segnale del sentiment negativo che ormai pervade i retail Investors è che è crollata la speculazione fatta con gli ETF long a leva e ora i retail sono compratori netti di ETF short a leva.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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