Il ciclo economico della Cina è avanti di quasi un anno rispetto a USA ed Europa, perché si è ripreso molto più velocemente dalla crisi economica indotta dall’insorgere del virus Covid19 nel 2020.
Come velocemente si era ripresa però, l’economia cinese si è bloccata ad inizio 2021, per vari motivi, tra cui il rallentamento del mercato immobiliare (con alcuni fallimenti eccellenti) e le nuove normative tese a regolare il mondo di internet e a frenare l’ascesa dei grandi capitalisti come Jack Ma di AliBaba.
ETF Cina: attenzione alle criticità
La Banca Centrale Cinese, (PBOC) ha quindi già iniziato una politica di allentamento dei tassi per sostenere l’economia, mentre la FED è nel pieno del ciclo del rialzo dei tassi e la BCE sta per dare inizio anch’essa ad una politica restrittiva.
Perché allora il mercato azionario cinese non si è ancora ripreso? La chiave di lettura è la riluttanza della banca centrale ad allentare in modo aggressivo la politica monetaria.
A conferma di ciò, la Banca Centrale Cinese ha mantenuto invariato un tasso di interesse chiave il 20/05 con una mossa a sorpresa, nonostante le aspettative di ulteriori stimoli attesi per far fronte alla fase di impennata del Covid e alla politica di zero contagi portata avanti dal governo di Pechino.
Nel 2022 La Cina si è trovata di fronte al peggior focolaio di epidemia di Covid dall’inizio della pandemia alla fine del 2019 e sono bloccate alcune città importantissime come Shanghai.
Questa situazione ha indotto parecchi economisti a prevedere che crescita del PIL Cinese sarà più bassa dell’obiettivo del governo del 5,5% per quest’anno.
Il premier Li Keqiang ha affermato che la Cina aumenterà le misure politiche a sostegno dell’economia e ci sono allo studio nuovi stimoli per far ripartire la crescita.
Se il rallentamento economico continuerà, allora la PBOC non avrà altra scelta che accelerare il ciclo di allentamento dei tassi di interesse e immettere enormi quantità di liquidità nell’economia per evitare il credit crunch.
Può essere interessante in questo momento investire in un ETF sulla Cina?
Il trend al ribasso del mercato azionario cinese è iniziato già nel quarto trimestre 2020 e siamo quindi ad oltre 18 mesi di mercato al ribasso, una durata più che congrua per aggiustare i P/E alle nuove stime di crescita più lenta.
Un cambio di ritmo nell’aggiustamento della politica monetaria può far tornare l’interesse degli investitori.
In un’ottica più a lungo termine permangono i rischi di una de-globalizzazione e riduzione del ruolo di fabbrica del mondo della Cina, ma questo ineluttabile processo sarà in gran parte compensato dalla crescita dei consumi interni.
Tra i tanti ETF disponibili sulla Cina se ne segnaliamo due:
- ETF China A50, che replica l’indice dei primi 50 titoli per capitalizzazione (ISIN LU0292109856)
- ETF China Internet (ISIN IE00BFXR7900)
Entrambi gli ETF indicati hanno subito pesanti correzioni. In particolare l’ETF China Internet della Krane Shares si è ridotto a meno di un terzo del valore raggiunto nell’ultimo trimestre 2020 e rappresenta le più importanti aziende Cinesi legate al mondo Internet come AliBaba, Tencent, Pinduoduo, Meituan
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