Il presidente Joe Biden ha lanciato lunedì una nuova accelerazione alla produzione di energia rinnovabile, necessaria per raggiungere l’obiettivo di eliminare le emissioni di carbonio dal settore energetico entro il 2035.
L’amministrazione USA ha deciso di operare in due direzioni:
- Ha invocato il Defense Production Act per stimolare la produzione interna di pannelli solari e componentistica necessaria per la produzione stessa
- Ha stabilito che per i prossimi due anni non ci saranno nuovi dazi di importazione sulle apparecchiature per produrre energia solare
L’obiettivo di Biden è chiaramente quello di bilanciare la necessaria scelta strategica di potenziare il settore manifatturiero statunitense con nuovi obiettivi di crescita aggressiva nel campo della produzione di energia solare, che in questo momento dipende ancora dalle importazioni.
Emergenza elettricità USA: l’energia rinnovabile sarà il “nuovo che avanza”?
Il settore della produzione di energia solare era stato condizionato da un’indagine del Dipartimento del Commercio per verificare se i dazi sulle spedizioni cinesi di apparecchiature solari negli Stati Uniti erano stati aggirati dalle società con sede in Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam.
Il Presidente Biden ha annunciato che per 24 mesi consentirà alle aziende che stanno sviluppando progetti di energia solare di rifornirsi da Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam , che rappresentano da soli circa l’80% del importazioni di pannelli negli Stati Uniti.
Al tempo stesso, Biden autorizzerà inoltre il Dipartimento dell’Energia a utilizzare il Defense Production Act per facilitare una crescita rapida negli USA della produzione vari componenti necessari per la produzione di energia rinnovabile.
Si tratta prevalentemente di pannelli fotovoltaici per trasformare la luce solare in elettricità, pannelli per l’isolamento termico degli edifici, pompe di calore e infrastrutture della rete elettrica come i trasformatori e batterie di accumulazione.
Come investire per sfruttare il boom dei pannelli solari e potenziamento della rete elettrica negli USA?
Come abbiamo visto ci sarà un nuovo importante impulso alla produzione di energia elettrica attraverso pannelli solari fotovoltaici, di cui beneficeranno sicuramente i principali produttori di pannelli solari e di componenti per l’infrastruttura della rete.
Per cercare di sfruttare questo nuovo boom dei pannelli solari negli U.S.A. ci sono due ETF specifici:
- Invesco Solar Energy UCITS Ticker SOLR, ISIN: IE00BM8QRZ79
- HANetf Solar Energy UCITS Ticker TANN ISIN: IE00BMFNWC33
La composizione è leggermente diversa e quindi si potrebbero comprare insieme.
Molto interessante è anche l’ETF First Trust Nasdaq Clean Edge Smart GRID Infrastructure (Nasdaq:GRID) che investe in aziende impegnate nel movimento della “rete intelligente” che cerca di aggiornare la rete elettrica americana con le tecnologie del XXI secolo.
Questo processo mira a trasformare il sistema elettrico in uno più efficiente e più “intelligente” rispetto alla rete attuale, a vantaggio sia dei consumatori che dei servizi pubblici.
Le società in questo ETF includono quelle impegnate e coinvolte nella manutenzione e nella gestione della rete elettrica, contatori e dispositivi elettrici, reti, stoccaggio e gestione dell’energia e software di abilitazione utilizzato dal settore delle infrastrutture delle reti intelligenti.
Tra le azioni di aziende che si occupano di infrastruttura della rete elettrica negli USA si segnalano 2 small cap: NV5 Global (Nasdaq:NVEE ) e Quanta Services (Nasdaq:PWR) entrambe aziende in forte crescita con un EV/Ebitda di 11, valore ancora sostenibile.
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