Si parla sempre più insistentemente di recessione negli U.S.A. e in Europa e i mercati azionari scendono. Dal 1945, ci sono state dieci fasi di recessione identificate dal NBER che utilizza una serie di indicatori economici mensili, piuttosto che dati trimestrali sul PIL, per esaminare i punti di svolta del ciclo economico.
Mercoledì la Fed ha reso noto il più grande aumento dei tassi di interesse in una singola riunione del FOMC dal 1994.
Per contrastare l’inflazione che è una tassa occulta sui consumatori, la Fed potrebbe quindi mandare l’economia in recessione.

Recessione o soft landing?
Per ora il presidente della Fed Jerome Powell non vede segni di un rallentamento più ampio, riaffermando che una recessione rimane improbabile, in base a diversi modelli economici che utilizzano comunemente.
L’aumento dei prezzi sta danneggiando gli americani. Il problema è che riuscire a far rallentare l’economia con un soft landing e contrastare al tempo stesso l’inflazione, è molto difficile e la FED potrebbe finire per farla ribaltare completamente.
Il forte ribasso di azioni e obbligazioni è al tempo stesso un warning di recessione in arrivo e un taglio alla ricchezza delle famiglie.
Le famiglie americane vedono il valore dei loro fondi pensione diminuire pesantemente mentre i prezzi dei generi alimentari e delle bollette di luce e gas salgono alle stelle, tanto che l’indice di fiducia complessiva nei mercati azionari e obbligazionari è ai livelli più bassi degli ultimi 40 anni.

Se ci dovesse essere una recessione nel terzo anno del mandato Presidenziale, Biden rischierebbe di perdere le elezioni Presidenziali del 2024.
Da Jimmy Carter a George H.W. Bush senior, a Donald Trump, hanno tutti visto le loro speranze di rielezione gravemente danneggiate dagli effetti persistenti di una recessione.
Come si comporterà il mercato azionario nei prossimi mesi?
L’inflazione è salita ben oltre le aspettative, innescando un forte ribasso del mercato azionario e spingendo la Fed a una posizione ancora più aggressiva.
Sarà decisivo il viaggio di Biden in Medio Oriente e soprattutto in Arabia Saudita il 13/07 per far scendere il prezzo del petrolio e spingere al ribasso le aspettative di inflazione.
Mediamente una recessione innesca un ribasso dell’indice SP500 del 26% e non siamo lontani da questi livelli; quindi, un rallentamento economico importante è già nei prezzi di mercato.
Le statistiche dicono 2 cose:
- Nell’88% dei casi dopo un ribasso simile, l’indice SP500 da un risultato positivo nei 12 mesi successivi
- Dalla fine della seconda guerra mondiale, l’indice SP500 ha sempre avuto un risultato positivo nel terzo anno del mandato Presidenziale e la performance ha spesso raggiunto il 20%
L’incognita è un possibile ulteriore ribasso ad inizio autunno, ma in un’ottica di medio lungo termine è più ragionevole cominciare a comprare azioni su questi livelli, piuttosto che scommettere su ulteriori ribassi vendendo i titoli già in portafoglio o andando short.
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