Azioni settore Energia Elettrica: confronto tra azioni Enel e Terna

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Analizziamo il ruolo delle azioni Enel e Terna che fanno parte del sempre più centrale settore dell’energia elettrica.

Dal più recente rapporto dell’International Energy Agency si evidenzia una forte tendenza all’aumento dei consumi elettrici a livello mondiale, derivante in larga parte dalle nuove politiche ambientali che hanno come obiettivo emissioni zero di anidride carbonica nel 2050 per contenere l’incremento delle temperature a livello mondiale a +1,5 gradi da qui al 2050.

Per il 2022-2024, il rapporto prevede che la domanda di elettricità cresca in media del 2,7% all’anno.

Le energie rinnovabili dovrebbero crescere in media dell’8% all’anno, servendo oltre il 90% della crescita della domanda netta durante questo periodo.

Questi dati confermano quanto sia centrale il ruolo dei produttori di energia elettrica e delle utilities che regolano il trasporto di energia nelle reti elettriche nazionali.

Cosa dicono i fondamentali di bilancio?

Enel (MIL:ENEL) è il più grande produttore di energia elettrica italiana e una delle più importanti a livello mondiale, con una forte presenza in Spagna e in America Latina.

Il piano industriale prevede i l’Ebitda  in crescita a 21/21,6 miliardi nel 2024.

Particolare attenzione per il dividendo, destinato ad aumentare di circa il 13% all’anno, dagli attuali 0,38 a 0,43 euro nel 2023.

L’indebitamento passerà da 54 a 62 miliardi, grazie alla crescita del cash-flow e a cessioni per circa 8 miliardi. Nel periodo 2020 e il 2030, l’EBITDA ordinario salirà del 5-6% e analogamente l’utile netto ordinario salirà del 6-7%.

Il Net debt/EBITDA di Enel dovrebbe rimanere  abbastanza stabile, con una previsione di 2,7 già nel 2023.

Terna (MIL:TRN) è il gestore delle rete elettrica italiana e per il periodo 2022-2024 ha ottenuto un tasso di remunerazione per le reti di trasmissione elettrica del 5% dopo un lungo periodo di bassi tassi di interesse.

I ricavi a livello di Gruppo cresceranno fino a 3,08 miliardi di euro nel 2025 e l’EBITDA a 2,14 miliardi di euro, con una crescita media annua (CAGR) di oltre il 4% per i ricavi e di oltre il 3% per l’EBITDA.

Nel 2022, in particolare, è previsto che i ricavi crescano a 2,74 miliardi di euro e l’EBITDA a 1,9 miliardi di euro.

L’utile netto per azione (EPS) si attesterà a 39 centesimi di euro nel 2022 e a 45 centesimi nel 2025, mentre i dividendi cresceranno ad un CAGR pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2021.

È più interessante investire in azioni Enel o Terna?

Ai prezzi correnti le azioni Enel quotano con un EV/Ebitda di 5,9 sui risultati attesi per il 2023, mentre le azioni Terna quotano con un EV/Ebitda di 14.

Malgrado i multipli non siano direttamente comparabili perché i business model sono completamente diversi, si può dire che a livello assoluto Terna è sicuramente fairly valued, mentre Enel è sottovalutata rispetto ai colleghi Europei.

Si più ragionevole investire in azioni Enel, considerato anche il forte ribasso dai massimi di 9 euro ai prezzi attuai di €5,90.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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