Quello finanziario è il settore maggiormente martoriato in questo periodo, insieme al tech, a causa dei continui sell-off che si riscontrano sui mercati. Nonostante i risultati del primo trimestre positivi, Poste Italiane (BIT:PST) vede le sue azioni al ribasso oggi (-0,17% al momento della scrittura). I ricavi del Gruppo aumentano rispetto al Q1 2021 dell’1,4%, con un ammontare di € 2,973 miliardi. Si nota una migliore gestione operativa della società, registrando un EBIT di € 694 milioni, piazzando un +11,8% rispetto al Q1 2021. Sulla stessa scia l’utile (+10,6%) pari a € 495 milioni.
I risultati di Poste Italiane derivano dalle azioni intraprese per migliorare i servizi offerti. Le divisioni Financial Services (utile +12,8% vs Q1 2021), Insurance Services (utile +13,1% vs Q1 2021) e Payment&Mobile (utile +14,7% vs Q1 2021) hanno contribuito ai risultati di gruppo. Il comparto Mail, Parcel & Distribution ha contribuito in negativo, riducendo il suo volume d’affari rispetto al Q1 2021 (-18,1%)
Poste Italiane, Fondamentali Sostengono Azioni?
Poste Italiane è tra le azioni del suo settore che dà un dividendo molto elevato, con dividend yield pari al 6,4% contro la media del 6,1% dell’industria. Non solo, gli analisti prevedono nei prossimi tre anni un dividend yield in aumento al 7,3%. Quindi il titolo potrebbe essere un buon investimento se si desidera percepire dividendi. Altra caratteristica dei dividendi è il costante pagamento dal 2016 e l’aumento dell’importo pagato (da € 0,34 agli attuali € 0,59).
I dividendi devono essere accompagnati da risultati netti tali da poterli distribuire senza intoppi, e Poste Italiane ricade in questa fattispecie. Poste italiane ha visto crescere gli utili per azioni del 17% in media rispetto al 15,6% dell’industria. Sui ricavi Poste italiane ha performato leggermente meno rispetto all’industria nell’ultimo anno (30,7% vs 34,2%). Quest’ultimo dato non deve preoccupare e i dati di oggi ne sono la dimostrazione.
Un punto debole di Poste Italiane è la solidità finanziaria. Infatti, il rapporto tra debiti ed equity risulta pari all’854%, troppo elevato per una società come Poste Italiane e i flussi operativi di cassa non riescono a coprire l’entità del debito (solo il 4%).
Poste Italiane, L’analisi Tecnica suggerisce azioni verso € 8,60
La quotazione di Poste Italiane si trova su una soglia molto importante, in quanto la stessa ha respinto il prezzo delle sue azioni verso il basso. Il livello a € 9,06 ha svolto la funzione di resistenza nell’anno 2020 e quindi nel 2022 potrebbe fungere da buon supporto. L’RSI ci indica una situazione di Ipervenduto sul titolo, suggerendo un imminente inversione di tendenza, ma l’attuale congiuntura economica penalizza i titoli appartenenti ai settori finanziari.
Una chiusura al di sopra del supporto prima citato, può lasciare qualche spunto per operazioni rialziste. Altrimenti, la rottura settimanale di questo livello potrebbe spingere la quotazione verso € 8,60. Visto che nella comunità finanziaria si sente già aria di innalzamento dei tassi d’interesse, il prezzo potrebbe rompere € 8,60 e raggiungere i livelli del 2020, con un prezzo di poco al di sopra degli € 8,00.
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