Dagli uffici delle Dogane cinesi emerge un quadro commerciale con la Russia ambiguo. Le importazioni nel mese di aprile da Mosca sono aumentate del 56,6% rispetto ad un anno fa. Il dato risulta in aumento rispetto al +26,4% registrato nel mese di marzo. Si ricorda ai lettori che la Cina non ha aderito alle sanzioni dei Paesi appartenenti alla NATO (USA ed Unione Europea). Purtroppo si registra una brusca riduzione delle esportazioni cinesi verso la Russia, con una flessione del 25,9% ad aprile. Il dato di marzo configurava una flessione del 7,7%. Nonostante quest’ultima affermazione, i rapporti tra Cina e Russia sono più forti che mai, data la dipendenza energetica della Cina nei confronti della Russia.
Nonostante Esportazioni In Calo, Il Rapporto Cina-Russia È Più Forte Che Mai
Le esportazioni russe di commodities verso la Cina proseguono normalmente, in quanto su petrolio, carbone, materie prime agricole e gas la Cina è fortemente dipendente dal Cremlino. Si pensi che nel bimestre gennaio-febbraio il commercio russo verso il regime cinese è stato in forte aumento. Il commercio tra le due nazioni ha prodotto un aumento delle esportazioni del 41,5% e delle importazioni del 35,8%.
Le esportazioni di materie prime, petrolio e gas sono oggetto principale delle sanzioni dei Paesi NATO per sostenere l’ucraina, anche se fortemente dipendenti dalle risorse russe in ambito energetico. La minaccia di una chiusura totale delle forniture riecheggia ancora nell’aria e ne è la dimostrazione la chiusura dei rubinetti in Polonia e Bulgaria verso la fine di aprile.
Aziende Cinesi Contro L’invasione Russa
Anche nel regime cinese ci sono entità, implicitamente sostenitrici dell’azione NATO, che sono contro il conflitto in Ucraina. L’azienda DJI Technology, leader nel segmento dei droni, ha sospeso le proprie produzioni ed attività verso Mosca e Kiev. Quest’azione è stata necessaria da parte dell’azienda per evitare che i suoi prodotti fossero utilizzati negli scontri. Lo stesso percorso lo stanno intraprendendo le aziende Xiaomi e Lenovo. Intanto le grandi aziende energetiche cinesi stanno con gli occhi puntati verso la Russia per possibili nuove opportunità derivante dalle aziende occidentali che stanno chiudendo i progetti in ambito energetico in Russia.
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