Il fortissimo rialzo dell’ETF sul Nickel è stato messo in moto dalle paure susseguenti alle sanzioni e all’embargo nei confronti della Russia.
I prezzi delle materie prime, che erano già saliti nel corso del 2021, hanno subito un’ulteriore impennata, parallelamente all’incremento dei prezzi dell’energia, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.
È cominciata una fase di grandissima volatilità.
Ci sono stati forti rialzi dei prezzi di gas naturale, petrolio, grano, alluminio, rendendo difficoltosa l’alimentazione delle filiere industriali, dei programmi di investimento di imprese e governi.
La materia prima che ha subito la più forte esplosione dei prezzi è stata il nickel.
I prezzi dei futures sul Nickel, quotato al London Metal Exchange, sono saliti vertiginosamente da $ 22000 alla tonnellata del 2 marzo ai $ 47000 dell’8 marzo , tanto che le autorità del London Metal Exchange hanno bloccato il trading per 8 giorni.
Larga parte del rialzo è stato dovuto ai forti acquisti di una delle più importanti compagnie minerarie cinesi che è corsa a chiudere posizioni short sul Nickel, con perdite fortissime che hanno coinvolto anche un’importante Banca cinese.

a Russia è il terzo produttore mondiale di nickel dopo Indonesia e Filippine.
Il prezzo del Nickel era già salito dopo la pandemia, spinto dalla ripresa della domanda nell’industria siderurgica (circa il 65% dei consumi di nickel servono per fare acciaio inossidabile) e da quella dei produttori delle batterie per i veicoli elettrici.
Il vero problema non è la scarsità di Nickel, ma il fatto che le riserve, che sono ai minimi dal 2019 e per estrarre nuovo materiale bisogna aspettare i tempi del ciclo di estrazione.
La differenza l’ha fatta la Cina che nel 2021 ha raddoppiato le importazioni di nichel raffinato e di nichel grezzo, a causa del rapido sviluppo del settore dei veicoli elettrici (il solfato di nichel è un precursore chimico per la produzione di batterie).
La Cina ha da tempo opzionato gran parte della produzione di Zimbabwe, Madagascar, Zambia, Sud Africa e Costa d’Avorio.
Può essere interessante investire in ETF sul Nickel in questo momento?
Per investire nel Nickel esiste l’ETF Wisdom Tree Nickel ISIN GB00B15KY211, quotato anche alla Borsa Italiana.
L’andamento di questo ETF è stato caratterizzato da un’estrema volatilità che ha visto i prezzi prima quadruplicarsi nel giro di pochi giorni, per poi crollare.
In questo momento il mercato del Nickel è molto pericoloso perché non è più guidato dai fondamentali della domanda e dall’offerta, ma dalla paura e questo rende difficile valutare il nickel come investimento.
Dal momento che il 65% della produzione di Nickel viene utilizzata nell’industria siderurgica, data la ciclicità del settore siderurgico, anche il Nickel è un metallo considerato ciclico.
Un probabile rallentamento o addirittura recessione che si intravede tra il secondo semestre 2022 e il primo semestre 2023, potrebbe portare ad un sensibile calo della domanda da parte dell’industria siderurgica e di conseguenza non sembra opportuno acquistare in questo momento ETF sul Nickel.
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