Le azioni RCS MediaGroup fanno parte del settore Media e RCS è uno dei principali gruppi editoriali multimediali Europei, con forte presenza in Italia e in Spagna (Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, El Mundo, Marca ed Expansion), con quotidiani, periodici e libri nell’ambito della carta stampata, con forte presenza nel digitale.

La partecipata CAIRORCS Media S.p.A. è poi tra i principali operatori nella raccolta pubblicitaria in Italia e a organizzare eventi iconici e format sportivi di primaria importanza, come il Giro d’Italia.
RCS MediaGroup (MIL:RCS) al 30/09/2021 ha registrato una forte crescita dei ricavi, parimenti alla redditività con un EBITDA pari a 92,1 milioni e un utile netto di 46,6 milioni, in forte crescita di 54,2 milioni rispetto al risultato negativo di 7,6 milioni dei primi nove mesi del 2020.
RCS MediaGroup ha ridotto l’indebitamento finanziario netto di 44,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2020.
Il miglioramento è in larga parte dovuto alla crescita dei ricavi pubblicitari e alla realizzazione degli eventi sportivi che nello stesso periodo 2020 cancellati o erano stati posticipati al quarto trimestre dell’anno.
Particolarmente importanti sono risultati i ricavi digitali che ammontano a circa 139,9 milioni ovvero il 23% dei ricavi complessivi.
Altrettanto importante la crescita dei ricavi pubblicitari che al 30/09/2021 sono ammontati a 232,8 milioni rispetto ai 184,9 milioni al 30/09/2020 (+47,9 milioni).
Può essere interessante comprare azioni RCS MediaGroup in questo momento?
Ai prezzi correnti le azioni RCS MediaGroup quotano con un rapporto Ev/Ebitda di 3,2 volte sui risultati attesi per il 2023 e di 2,5 volte quelli per il 2023.
Il price target medio degli analisti è a 0,90 euro, con un margine di apprezzamento del 25%.
Il settore editoriale è caratterizzato da tassi di crescita molto contenuti, ma le valutazioni sono al contempo molto basse e considerando il dividend yield di 4,5%, le azioni RCS MediaGroup possono rappresentare un’interessante opportunità in un momento come questo in cui c’è un ridimensionamento complessivo dei multipli di valutazione su tutti i mercati azionari.
C’è anche da considerare che il 2023 è anno elettorale in Italia e tradizionalmente i media hanno buone performance durante gli anni elettorali.
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