È in atto un’importante rotazione nel mercato azionario, con una ripresa del settore Value rispetto al settore Growth.
Le azioni del settore value sono rappresentate dai titoli di società che operano in comparti stabili, con tassi di crescita degli utili piuttosto contenuti, e di conseguenza quotati a bassi multipli di P/E ed EV/EBITDA, mentre le azioni del settore Growth sono tradizionalmente rappresentate dai titoli tecnologici e il loro indice più rappresentativo è il Nasdaq 100.
Il motore di questa rotazione è il rialzo dei tassi di interesse, più alti sono i tassi di interesse a lungo termine, più bassi devono essere i P/E delle azioni Growth, che adesso sono molto elevati.
Dopo un falso breakout nel quarto trimestre del 2021 sulla scia della variante Omicron, i tassi di interesse sono aumentati in modo sostanziale e il comparto degli US Treasury Bond a lunga scadenza (oltre 20 anni) sta mostrando una rottura del trend rialzista.
Un ulteriore calo dei T-Bond sarà la conferma di uno scenario di tassi di interesse più elevati per il resto del 2022. L’aspettativa della maggior parte degli economisti è che la Fed possa effettuare 3-4 rialzi dei tassi di interesse dopo la fine del QE di marzo.
Ciò influirà ulteriormente sui rendimenti obbligazionari una volta che si esaurirà l’iniezione di liquidità del QE.
Questo non è necessariamente negativo per i mercati azionari, perché storicamente l’indice SP500 è correlato positivamente ai tassi nominali del Treasury a 10 anni, questo perché normalmente i tassi salgono quando c’è crescita economica.
Questa correlazione è stata distorta dagli infiniti round di QE che si sono susseguiti dal 2009 ad oggi, periodo in cui praticamente Equities e bonds sono quasi sempre saliti, fatta eccezione per il 2018, anno in cui si sono mossi entrambi al ribasso.
Il ribasso del 2018 fu causato dal Quantitative Tightening, cioè la vendita dei Treasury Bond detenuti dalla FED, la ‘tempesta perfetta’ per equities e bonds, che potrebbe ripetersi se la crescita economica impetuosa porterà la Fed ad un nuovo Quantitative Tightening.
Ci sono due fattori di rischio che potrebbero impedire un aumento dei rendimenti:
- Un’altra nuova variante COVID non coperta dagli attuali vaccini
- Un rallentamento economico.
Tuttavia, considerando quanto sia alto attualmente il numero dei contagi e vedendo che i tassi di interesse sono ancora in aumento, è lecito pensare che il rialzo dei tassi negli USA sia uno dei barometri più importanti per il 2022.
Growth vs Value
A cavallo dello scenario che abbiamo delineato sui tassi di interesse, il settore Value dovrebbe sovraperformare materialmente il settore Growth in futuro.
La fase finale del trend a favore del Growth si è verificata verso la fine del 2021, momento in cui i principali titoli tecnologici hanno fatto l’ultimo balzo in avanti. La situazione si è ribaltata dall’inizio del mese di gennaio:
Le azioni value sono normalmente concentrate in settori come quello ciclico, bancario, assicurativo e delle materie prime.
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