Le azioni Rai Way, di cui la Rai è azionista al 65%, sono quotate sul segmento Euronext di Borsa Italiana, con una capitalizzazione di 1,4 mld di euro.
Rai Way è un’azienda attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la RAI, e nell’erogazione di servizi a clienti business.
Rai Way (MIL:RWAY) possiede infrastrutture per la trasmissione e diffusione dei segnali radiotelevisivi a livello nazionale e i ricavi provengono dalle fee di affitto delle infrastrutture stesse.
Al 30 settembre 2021, rispetto ai primi 9 mesi del 2020, i ricavi sono stati € 171,8milioni (+2,2%), EBITDA è stato € 110,0milioni (+ 5,2%), grazie all’effetto dei maggiori ricavi e della riduzione dei costi operativi, l’Ebitda margin si attesta al 64,0% (62,2% nei nove mesi 2020). L’Utile netto è stato € 52,8milioni (+5%).

Obiettivi 2023
Il Piano Industriale prevede i seguenti obiettivi economico-finanziari al 2023:
Min Eur;% | Target 2023 | CAGR 2019-23 |
Ricavi | 247 | 2,8% |
Adjusted EBITDA | 154 | 4,1% |
Adjusted EBITDA margin % | ~62% | |
Utile netto | 73 | 3,7% |
Capex di mantenimento/Ricavi | ~6% | |
Investimenti di sviluppo cumulati 2019-23 | 220 | |
Normalized FCFE | 98 | 5,9% |
Rai Way è un’azienda solida, con un ottima redditività (64% Ebidta margin), basso livello di indebitamento (0,69% Debito/Ebitda) e un payout ratio del 100% degli utili realizzati. Rai Way è estremamente interessante per il dividend yield, che attualmente è attorno al 5% sul dividendo previsto (0,23 per azione) per l’esercizio 2021.
Target Piano Industriale 2020-23

Può essere ancora interessante comprare azioni Rai Way
Le potenzialità di apprezzamento del titolo, oltre che al dividendo, sono legate ad un processo di consolidamento del settore delle Torri per le trasmissioni televisive.
Il più probabile sviluppo dovrebbe essere l’aggregazione tra Ei Towers e Rai Way, due società molto simili che possiedono solo broadcasting towers.
Un’operazione di fusione delle due società potrebbe portare ad una nuova entità con un debt leverage decisamente più alto, con il rapporto debito/ebitda che potrebbe arrivare fino a 4-5 volte, che riallocando agli azionisti il patrimonio in eccesso, porterebbe ad un dividendo straordinario, che potrebbe arrivare fino a 1,4 euro per azione.
Il nuovo CDA Rai dovrebbe favorevole all’operazione, perché la Rai ha disperatamente bisogno di capitali e questa operazione sarebbe un tassello in una strategia di autofinanziamento e riduzione dei costi.
Il target price medio degli analisti è 6,57 euro, con un potenziale apprezzamento è decisamente importante rispetto al prezzo corrente di 5,24. Riteniamo che, se l’ipotesi di consolidamento del settore dovesse essere appoggiata dal nuovo CDA Rai, il prezzo di mercato potrebbe facilmente avvicinarsi al target medio di 6,56 euro.
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