Il CdA del colosso energetico guidato da Claudio Descalzi ieri ha approvato l’avvio dell’iter di offerta pubblica che integra le attività retail Gas & Power con quelle relative alle rinnovabili.
La società Eni, infatti, ha valutato l’Ipo come la migliore soluzione per valorizzare il business delle rinnovabili e punta a completare l’operazione nel corso del 2022, in base ovviamente alle condizioni che offre il mercato.
Il colosso del cane a sei zampe quoterà una parte minoritaria del capitale, che dovrebbe esser compreso fra il 25 e il 35%.
Come ha commentato l’AD?
«Puntiamo a diventare leader nella produzione e commercializzazione di prodotti completamente decarbonizzati e questa Ipo è un passo importante verso l’obiettivo. L’unione tra retail e rinnovabili rappresenta un business di eccezione, che mette insieme la nostra crescente capacità in termini di energia rinnovabile e la nostra sempre più ampia base clienti, con un posizionamento unico in grado di cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica».
Come ha risposto il mercato?
La maggior parte dei report degli analisti hanno dato un valore alla controllata di circa dieci miliardi, che sembrerebbe essere addirittura a ribasso.
La quotazione dovrebbe assestarsi intorno 30% di Eni R&R e consentirà a Eni di raccogliere circa 3 miliardi di euro.
Questo nasce dal desiderio di sostenere la crescita del business e supportare la società e i suoi clienti per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni.
Possibili scenari futuri?
Il business Gas & Power Retail & Renewables si stima che raggiungerà 1,2 miliardi di euro di Ebitda nel 2025, di cui 0,4 miliardi sul lato rinnovabili.
Il nome della nuova società e ulteriori approfondimenti sull’iniziativa, verranno forniti dal gruppo durante il capital markets day, programmato per il 22 novembre.
Questa potrebbe risultare un’operazione che libererà valore significativo al cane a sei zampe.
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