Possibile turnaround sulle azioni Banca Intermobiliare, operatore indipendente di servizi ad elevato valore aggiunto di WEALTH MANAGEMENT, ASSET MANAGEMENT e CORPORATE & INVESTMENT BANKING?
Forte di una rete proprietaria 100 Relationship Manager operativi in circa 20 tra filiali bancarie e negozi finanziari, a fine giugno 2021 ha raccolto dalla clientela circa 4,7 miliardi, in aumento del 4,5% rispetto ai valori di fine 2020 (circa 4,5 miliardi).

Excursus degli ultimi 6 anni e le ultime di azioni di Banca Intermobiliare
Nel primo semestre 2021 Banca Intermobiliare (MIL:BIM) ha ottenuto un utile netto di periodo di 3,2 milioni di euro, conseguito anche grazie utili nel trading proprietario di Titoli di Stato, rispetto ad una perdita netta di 6,1 milioni del primo semestre 2020.
Particolarmente positivo il CET1 Ratio del 21,3%, rispetto ad un CET1 Ratio del 20,4% al 31 marzo 2021. Il dato importante è che è la prima volta che il titolo Banca Intermobiliare chiude con un utile dal primo semestre del 2015.
Il 2015 è una data spartiacque perché in quel momento Banca Intermobiliare faceva parte del gruppo Veneto Banca.
Nel 2015 la decisione di tagliare il prezzo di 40,75 euro per Veneto Banca sta, per la prima volta, tagliato nel corso dell’assemblea annuale, fece saltare il vaso di Pandora attorno alle Popolari venete e determinò una crisi nella gestione di Banca Intermobiliare, che successivamente all’intervento dello stato in Veneto Banca, venne ceduta, rescindendo ogni legame con la nuova entità che prese il posto di Veneto Banca (poi acquisita da San Paolo Intesa).
Dopo una serie di passaggi Banca Intermobiliare è entrata nell’orbita del Fondo di Private Equity Trinity Investments e ha iniziato una lunga fase di ristrutturazione, che finalmente sembra dare i primi frutti in termini di redditività.
I risultati del titolo Banca Intermobiliare eccedono già il Piano Strategico 2020-2025 anche al netto del contributo generato da trading proprietario di Titoli di Stato, grazie a ricavi superiori alle previsioni e a un contenimento dei costi operativi.
È previsto un aumento di capitale nel corso del 2021 per un importo massimo di 23 milioni, garantito dal socio di maggioranza Trinity Investments, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di rilancio del Gruppo previsti dal Piano Strategico 2020-2025, comprese possibili acquisizioni e/o integrazioni per accelerare il conseguimento degli obiettivi previsti, in una prospettiva di creazione di valore per le azioni di Banca Intermobiliare.
Una scommessa nel settore del Private Banking e Wealth Management
Dopo anni di forti difficoltà operative, il segnale di un primo raggiungimento dell’utile e del superamento dei primi obiettivi del piano Strategico 2020-2025, possono essere l’inizio di un turnaround, pur con tutte le difficoltà di un mercato estremamente competitivo.
Il punto di forza di Banca Intermobiliare è rappresentato da un modello di Private Banking più diretto e ‘taylor made’ rispetto alle esigenze dei clienti, il punto debole è che questo modello non è facilmente scalabile in un mercato che negli ultimi anni ha visto crescere soprattutto le reti di vendita rispetto alle Banche Private di dimensioni ‘boutique’.
Ai prezzi correnti Banca Intermobiliare capitalizza poco più del 50% dei ricavi lordi e 1,5% delle masse gestite e una volta consolidati i progressi rispetto al Piano Strategico è abbastanza probabile che diventi oggetto di aggregazioni, con valutazioni che saranno necessariamente più alte.
L’acquisto di azioni Banca Intermobiliare è una scommessa sulla riuscita della ristrutturazione e su future possibili aggregazioni, una scommessa non priva di rischio, ma che potrebbe dare risultati importanti in caso di successo.
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