Come valutare le azioni Toyota dopo aver perso il primato come casa automobilistica con più valore al mondo?
Una combinazione di rigidi mandati governativi e incentivi fiscali nell’Unione Europea e in Cina ha indotto il settore automobilistico a perseguire la strada di veicoli completamente elettrici.
Toyota (TSE:7203) ritiene invece che senza utili derivanti da una varietà di tecnologie di propulsione, una folle corsa verso i veicoli elettrici possa erodere le stesse risorse che alla fine saranno necessarie per finanziare il passaggio al trasporto a emissioni zero.
Mentre la migrazione dei veicoli elettrici e l’accettazione da parte dei clienti vanno avanti, Toyota è riluttante a scartare i suoi ibridi benzina-elettrici e ibridi plug-in, che sono tra i modelli più efficienti in termini di consumo di carburante sulla strada.
Nonostante ciò, Toyota ha annunciato che introdurrà 15 nuovi modelli elettrici a batteria entro il 2025. Nei laboratori di ricerca Toyota, si lavora sulle Fuel Cell a idrogeno, dispositivi che trasformano l’idrogeno puro in elettricità e vapore acqueo.
Il problema n. 1 per le celle a combustibile assomiglia a quello delle batterie: la mancanza di infrastrutture. L’idrogeno non esiste allo stato libero e alla fine dovrà essere fabbricato, immagazzinato, trasportato e distribuito per essere utile.
Toyota sta prestando molta attenzione all’accessibilità dei veicoli e al flusso di cassa necessario per finanziare ricerche, impianti, apparecchiature ad alta intensità di capitale come batterie a ricarica più rapida e futuri progetti di auto.
Può essere interessante comprare azioni Toyota?
Mentre i rivali investono miliardi in veicoli elettrici, accantonando i motori a combustione interna, Toyota è cauta alla luce della debole domanda dei consumatori statunitensi e di un’infrastruttura di ricarica immatura.
Toyota mantiene una maggiore flessibilità sia finanziaria che tecnologica, attraverso strategie di elettrificazione alternative, come le Fuel Cell a idrogeno.
Il management di Toyota ha mostrato negli anni di avere un’abilità strategica nettamente superiore alla media dell’industria automobilistica, anche facendo scelte anticonvenzionali come quella di accumulare semiconduttori durante la pandemia, fatto che gli di produrre più auto rispetto ai suoi rivali e diventare il primo produttore anche negli USA.
Con un P/E forward di 12 e uno sconto di quasi il 15% rispetto al target price medio degli analisti, Toyota rappresenta un investimento interessante nel medio termine, tenuto conto della crescita degli utili e di una generosa politica dei dividendi (3% di rendimento) che sembra altamente sostenibile.
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