Nel settore del lusso le azioni Richemont non hanno per la maggior parte degli investitori lo stesso appeal delle azioni LVMH, ma questo potrebbe cambiare in vista dei prossimi risultati del Q1 2022.
Richemont (SWX:CFR) è una holding quotata in Svizzera, che detiene una serie di aziende e marchi nel settore del lusso e le due società di vendita online di articoli di moda, Pret a Porter e Yoox.
Richemont, dopo aver riportato un pessimo primo semestre da marzo a settembre 2020, ha registrato un impressionante rimbalzo nel secondo semestre chiuso a marzo 2021.
La gioielleria, che contribuisce per più della metà delle entrate del gruppo, ha superato i livelli precrisi. Richemont dispone di un gran numero di marchi di grandissimo prestigio come Cartier, Piaget, A. Lange & Söhne, Vacheron Constantin, Officine Panerai, Baume & Mercier, IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Montblanc e Roger Dubuis.
I fondamentali delle azioni Richemont
Malgrado il Covid e la contrazione del fatturato, il risultato del secondo semestre ha consentito di portare la remunerazione per gli azionisti a 2 franchi svizzeri per azione, dividendo doppio rispetto a quello dello scorso anno, riportandolo al livello del 2019.
Richemont ora scambia in Borsa al 50% in più rispetto ai livelli pre-COVID e sembra essere pienamente valutata.
Le stime di consenso degli analisti prevedono una rapida crescita degli utili e una crescita del Free Cash-Flow nel 2024.
Richemont al prezzo corrente di 110 CHF è scambiata a oltre 40 volte gli utili FY 2021 (chiuso a marzo 2021 e che tra l’altro ha beneficiato di alcuni elementi non ricorrenti) e più di 30 volte l’utile Forward atteso.
Gli analisti prevedono circa 3,50 CHF, /azione, che dovrebbe aumentare a quasi 5 CHF/azione entro il 2024. In termini di EV/EBITDA la valutazione di mercato è altrettanto cara perché le azioni Richemont sono scambiate a circa 15 volte (livello che dovrebbe scendere a 11,5 in base alle stime di consenso degli analisti per l’anno fiscale 2024).
Il target price medio degli analisti è 108, ma la forchetta è molto larga perché si va da un minimo di 84 ad un massimo di 132.
Tirando le somme, malgrado la forte crescita prevista fino al 2024, la valutazione di Richemont ai prezzi correnti non è assolutamente a buon mercato perché oltre all’aspetto reddituale incorpora un premio dovuto alla qualità dei suoi brand nel settore gioielleria ed orologeria.
Soltanto risultati trimestrali molto al di sopra delle attese potrebbero dar vita ad un ulteriore rialzo.
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