Dopo le rocambolesche vicende dell’ex CEO Carlos Ghosn e il cambio di management, i fattori che possono portare al re-rating in termini positivi delle azioni Renault (ENXTPA:RNO) sono il potenziale riequilibrio della sua alleanza e il successo nell’attuare il piano di ristrutturazione 2021-2023 annunciato il 14/01/2021, con obiettivo di ridurre i costi fissi dell’azienda di oltre 2 miliardi di euro in tre anni.
In passato Renault si concentrava maggiormente sul volume piuttosto che sulla redditività, il che ha portato a un’eccessiva crescita dei costi fissi, il rapporto tra spese in conto capitale e ricavi per ricerca e sviluppo di Renault SA era vicino all’11% nell’esercizio 2019, rispetto al target del 9% della società.

I fondamentali delle azioni Renault
Sarà estremamente importante vedere se il miglioramento della redditività di Renault SA potrà compensare la crescita più lenta della linea principale.
A partire dal 2023 partirà la seconda fase del piano di ristrutturazione, focalizzata al lancio di nuovi modelli, tra cui una nuova versione della mitica R5, riprendendo il suo brand più iconico, così come anni addietro aveva fatto la Fiat con la sua 500.
A causa della contrazione del fatturato (2020 a -21% rispetto al 2019) e alla perdita di 8 mld di euro (mentre è previsto un modesto utile per l’anno in corso), le valutazioni delle azioni Renault sono molto basse con un P/E forward di 4,71 sulle previsioni di utile 2022 (a ristrutturazione non ancora completata) e soprattutto 0,22 volte il fatturato.
Analisi Tecno-Grafica e previsioni azioni Renault
Il target price degli analisti è in una forchetta molto larga tra 26 € e 84 €, dipendendo molto dalla fiducia o meno nel piano di ristrutturazione, con target price mediano di 44 €.
Come tutte le storie di ristrutturazione, le azioni Renault sono una scommessa, che però avrebbe potenzialità molto elevate in caso di successo.
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