Una riunione speciale della Banca centrale europea di questa settimana avrà lo scopo di fornire chiarezza sugli acquisti di assets e su altre questioni monetarie delicate nell’area dell’euro, soprattutto riguardo la politica economica delle BCE.
Un gruppo che comprende i capi delle banche centrali tedesca, olandese, belga e austriaca preme per porre fine, nei tempi previsti alla fine di marzo 2022, al programma di acquisto di emergenza pandemico da 1850 miliardi di euro.
Al contrario, una fazione pesante di banche centrali degli stati meridionali, desidera mantenere la flessibilità sul PEPP, riducendo gli acquisti di asset in autunno ma possibilmente estendendolo oltre marzo del prossimo anno.

La politica economica della BCE in balia dell’inflazione?
Una questione chiave che divide i gruppi falco e accomodante è se la BCE possa accettare semplicemente di “tollerare” il superamento compensativo nel 2022-23 del programmato livello inflazione “prossimo ma inferiore al 2%” (in vigore dal 2003), dopo 10 anni sotto il livello di riferimento.

Gli investitori in attesa della riunione delle 13.30
La riunione di oggi oltre a capire quale sarà la futura politica economica della BCE è dedicata anche per tre ulteriori motivi interconnessi:
A) Comportamento dei “falchi” del consiglio direttivo, che nell’ultima riunione del 10 giugno hanno acconsentito alla politica di Lagarde-Lane di mantenere il PEPP a livelli di acquisto relativamente elevati durante l’estate.
B) Richiesta di ulteriori grandi acquisti di asset da parte molti Governatori Centrali per aumentare il tasso di inflazione complessivo dell’area dell’euro previste rispettivamente all’1,1% e all’1,9% nel 2021, all’1,2% e all’1,5% nel 2022 e all’1,4% ciascuna nel 2023, mentre la Bundesbank stima inflazione e crescita tedesche, ormai attorno al 4% entro la fine dell’anno.
C) Scadenze elettorali: in Germania il 26 settembre p.v., In Francia primo turno delle elezioni presidenziali di Macron contro la rivale di destra Marine Le Pen il 10 aprile 2022, proprio 10 giorni dopo la scadenza del PEPP del 31 marzo del prossimo anno.
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